"La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata
Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
SCUOLA DI PREGHIERA: Pregare con il cuore
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Prima lezione
Perché pregare?
Pregare può sembrare un’azione inutile, anzi per molti ciò che ha importanza e merita di essere curato è solo quello che si fa e questo vale anche nella vita di molti credenti che operano nella comunità ecclesiale.
Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a pregare donando loro, non solo una preghiera da recitare a memoria, ma uno stile di preghiera.
La preghiera non è un’esperienza da relegare solo a certi momenti della vita, specie quelli più faticosi o segnati dalla sofferenza; la preghiera è il respiro della vita cristiana, essa sostiene e motiva la vita del cristiano.
La preghiera è amore e quando si ama si sente il bisogno di restar soli con la persona amata, di vivere in sua compagnia, silenzio e dialoghi. Così deve avvenire nell’esperienza del vero credente.
La preghiera è stare ‘cuore a cuore’ con Dio, è crescere nella fiducia e nella confidenza con Lui fino a diventare una cosa sola con Lui.
La preghiera è abbraccio tra Dio, che ti ama incondizionatamente e da sempre, e te che riconosci questo amore, lo accogli nella tua vita e, lasciandoti amare, riami dell’amore che hai ricevuto in dono.
Se vuoi vivere l’esperienza della preghiera hai bisogno di ritirarti dalla confusione della vita quotidiana, devi entrare nella stanza del tuo cuore, nella cella della tua solitudine più profonda e solo così potrai incontrare il Signore.
All’inizio sarà difficile, ma tu allenati e come ogni atleta anche tu potrai arrivare a grandi risultati.
Ritagliati un quarto d’ora ogni giorno; regala, a te stesso ad a Dio, un quarto d’ora nel tuo tempo.
A volte questo impegno ti costerà fatica, altre volte passerà dolce e veloce.
Pian piano arriverai a sentirne l’esigenza, ovvero sentirai il bisogno della pace e del respiro che vengono dallo stare con Dio e dal dimorare in Lui.
Consigli per pregare
- Getta la bisaccia e togliti i sandali. La preghiera non è un’esperienza offerta a pochi, chiunque crede in Lui può stare alla Sua presenza nell’amore. Per godere di Dio devi lasciare per un momento la bisaccia della tua vita, i pesi che porta, i tuoi affanni, le tue distrazioni. Lascia la bisaccia per creare silenzio in te facendo tacere i rumori che affollano la tua mente. Metti via i sandali dai piedi, ossia la polvere e la stanchezza della strada che percorri.
- Scegli un momento della tua giornata e sii fedele ad esso. Proteggilo come la conchiglia protegge la sua perla. Penserai di non aver tempo o che ci sono altre scadenze: non ascoltarti! E’ solo una subdola tentazione.
- Scegliti un luogo adatto. Trova il tuo angolo della bellezza. Sarà un luogo per te caro ed intimo, un luogo dove puoi ritirarti da tutto per entrare nella stanza del cuore. Può essere la chiesa, il luogo dove Gesù Eucarestia è esposto, la tua camera da letto, lo studio dove lavori, un angolo pieno di natura. L’importante è che sia il luogo della tua cella.
- Prendi una posizione comoda. La preghiera deve essere tempo di riposo ed anche il corpo entra nell’esperienza della preghiera. Trova una posizione che ti liberi dalle tensioni muscolari.
- Ascolta il ritmo del tuo respiro e concentrati sull’aria che entra e che esce. Respira godendo semplicemente del piacere del respiro. Non si tratta di consumare aria per vivere ma respirare per godere del respiro che è vita
- Invoca lo Spirito Santo: solo alla Sua luce possiamo vedere la Luce. E’ lo Spirito che prega in noi e dobbiamo accoglierlo perché liberi i gemiti inesprimibili racchiusi nelle fibre della nostra vita.
- Pensa all’esperienza dell’amicizia, a quella del rapporto intimo e confidenziale che ti lega ad una persona cara che ami. Questi rapporti sono serbatoi di sentimenti, essi ti aiutano a vivere.
- Immagina di avere Gesù davanti a te: Egli vuole essere il più caro degli amici, e tu puoi fidarti di Lui abbandonandoti alla Sua presenza ed al Suo amore.
- Il tuo cuore è carico di vissuti e di sentimenti: gioia, dolore, tristezza, amore, pena, fatica, delusione, preoccupazione, fiducia, speranza. Puoi parlare con Lui perché pregare è stare alla presenza di Gesù a parlargli.
- Non usare tante parole; ne bastano poche ma piene del tuo cuore, cariche di tutto quello che esso contiene.
Cosa dire a Gesù per pregare con il cuore?
Seguendo il ritmo del tuo respiro puoi dire lentamente e dentro di te queste parole:
Signore io non so pregare
Signore ho bisogno di pregare
Signore ho bisogno di imparare a pregare
Signore sono qui con Te
Signore sono qui alla Tua presenza
Signore sono alla presenza di Te che si amore
Signore sei qui
Signore sei qui con me
Mi sei vicino
Sei qui accanto a me
Signore sei dentro di me
Signore siamo qui insieme
Signore qui siamo io e Te
Tu sei con ciascuno di noi che siamo qui
Signore sei qui e mi ami
Sei presente con tutto l’amore che hai per me
Il Tuo sguardo è posato su di me
Tu nutri un amore infinito per me
Signore sono qui perché ti amo
Sono qui per dirti che ti amo
Forse è solo vero in parte ma io ti amo
Voglio imparare a dirti “ti amo”
Signore aiutami a credere che mi ami
Signore sono qui per imparare ad amarti.
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