particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: CULTURA/primo piano]


PRIMO PIANO: un argomento per discutere e confrontarsi nel FORUM parrocchiale
UN SITO PARROCCHIALE SOCIAL?

immagine sitoSono ormai il luogo quotidiano di incontro di milioni di persone, i social network stanno cambiando, o lo hanno già fatto, i rapporti tra le persone e la comunicazione stessa tra gli uomini.

All’inizio del lavoro di rilancio del sito internet parrocchiale avevamo indicato obiettivi e propositi: stare nel web non solo per informare sui fatti e le persone che ruotano attorno alla vita parrocchiale (fase 1) ma anche per lanciare “una rete nella Rete” come i pescatori di uomini auspicati da Gesù e se è nei social network che gli uomini si incontrano, forse è anche lì che la comunità cristiana deve incontrarsi (fase 2).

Questo ci pone molte domande che vi rilanciamo: è davvero necessaria questa presenza? Come essere presenti? Chi deve esserlo? Con quali contenuti? Come testimoniare la fede vissuta su di un “post”?

Il papa Benedetto XVI già nel discorso per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 2010, aveva esortato i sacerdoti a diventare padroni della Rete utilizzando addirittura una parola - cyberspazio - che probabilmente mai era stata pronunciata dalla finestra di piazza San Pietro; il discorso non può rimanere rivolto solo ai preti ma deve coinvolgere i cristiani di tutto il mondo.

Noi ci siamo fatti un giro su internet e questi sono i primi risultati che abbiamo trovato:
evangelizzazione 2.0 - cyberteologia.it/ - chiesainrete.org/ - news.va

Sicuramente molti di voi hanno fatto esperienze su questi fronti oppure hanno anche loro molte domande a cui rispondere, in ogni caso confrontiamoci qui.
Come sempre basta inviare una email a webteam@mariareginamundi.org.

messaggio del 23 marzo 2012:

Penso che nel nostro mondo “digitale” sia davvero importante la presenza di un sito parrocchiale social.
Lo è a mio avviso per due ragioni: la prima per finalità pastorali, costituite essenzialmente dalla catechesi e dall’evangelizzazione, ossia dall’offerta della verità e della grazia di Cristo a chi già crede e a chi ancora deve arrivare alla fede; la seconda per l’utilità che ne può derivare nel dialogo. Difatti, sarebbe un ottimo strumento contro quella diffusa mentalità relativista che impone (sotto forma di dittatura neanche troppo occulta) solo opinioni e punti di vista, senza riconoscere che l’uomo può arrivare alla verità in ogni ambito dell’esperienza umana. Inoltre, sempre per l’importanza che il confronto pubblico può esercitare sul dialogo, da questa nuova esperienza possiamo coltivare virtù morali come “l’umiltà di ascoltare” e “prendere posizione a favore di ciò che si considera vero” criticando chi propone tesi contrarie, ma sempre disposti a ritrattare le proprie ove si dimostrassero non fondate.
Massimiliano Tedeschi

messaggio del 27 marzo 2012:

Appoggio pienamente Massimiliano, anche perché Facebook e Twitter, come Messenger  prima di loro, sono oggi luoghi di incontro quotidiano per tutti. Invece del "muretto" di una volta o della "piazza" ancora precedente, per socializzare si va su facebook a chiacchierare, ad esporre liberamente i propri pensieri e molti spunti di riflessione vengono lanciati aprendo piccoli forum destinati a girare in tutto il mondo virtuale. Chi frequenta questi ambienti mi capisce e sa che di "cause" ne girano tante! Molti ragazzi, inoltre, studiano con il pc di fronte, pronti ad intervenire in qualsiasi discussione stuzzichi la loro fantasia. Per fortuna in rete ci sono anche numerosi sacerdoti, un numero spropositato di bravissimi catechisti, tantissimi cattolici dotati di fede viva ed attiva... Spesso quindi capita di leggere preghiere, benedizioni, riflessioni sul Vangelo e sull'importanza di Cristo nella nostra vita. Una Parrocchia social dovrebbe essere il fulcro ed il motore primo di questi eventi! Che aspettiamo?
Rita Bastoni

messaggio del 27 marzo 2012:

Come una grande piazza…così immagino la vita di una parrocchia, con scambi giornalieri di opinioni, di stati d’animo e di piccole paure, sale della vita e stimolo per una aggregazione sempre più forte e legante.
Alla stessa stregua, i mezzi messi a disposizione oggi dalla tecnologia se da un lato aiutano, eliminando le distanze e cancellando le diversità di ogni genere, dall’altro allontanano dalla realtà di una vita sociale e condivisa, fatta di sorrisi, abbracci e momenti di profonda conoscenza dei limiti di ognuno. E’ giusto che la vita di una parrocchia sia sul web, come è giusto che i social network entrino a far parte di questa realtà, ma non dobbiamo mai permettere che questo ci tolga l’opportunità di crescere e di migliorarci, allontanandoci dal contatto reale di una persona, con tutti i suoi limiti, con tutte le sue speranze, con tutte le sue gioie e con tutti i suoi dolori.
Che ben vengano quindi “Face book” o “Twitter” sempre tenendo d’occhio però, l’uomo, centro dell’universo e della fede. Un saluto a tutti.
Vincenzo Russo

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