particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
torna alla pagina della beatificazione

CAPPELLA DI S. MARIA IN MONASTERO, O DEL SALVATORE

Poco distante dalla Basilica di S. Martino ai Monti, su via delle Sette Sale, all'attuale civico n. 24 sorgeva un tempo il Monastero della Purificazione o di S. Maria.
Nella biografia più antica del Beato Angelo Paoli si narra che il Carmelitano vi si recava spesso per celebrarvi l'Eucarestia ed un testimone, che visse accanto al Beato, tale Santinelli, racconta che vi accompagnò il Sacerdote a celebrare la Messa il giorno 3 febbraio 1714 (T. Cacciari, Vita del Venerabile Servo di Dio P. Angiolo Paoli, Carmelitano, Roma 1756, 131).

Accanto al monastero sorgeva una cappellina, di cui scrive p. Fedele in uno studio del 1906: «Sull’altura di S. Pietro in Vincoli v’ha un piccolo oratorio abbandonato che forse per la sopraelevazione del suolo prodotta dalla caduta degli antichi edifizi che sorgevano sul colle, è diventato sotterraneo, e vi si discende per alcuni gradini da una porta che si apre in un terreno dei Canonici Regolari Lateranensi in Via delle Sette Sale. Questa cappella, come sembra, fu scoperta la prima volta sul principio del secolo XVIII.
Il p. Angelo Paoli carmelitano, che morì nel 1720, fece votare la chiesina della terra che tutta la riempia, e gettarvi sopra una volta, ed aprirvi una finestra dalla quale si potessero vedere alcune pitture che erano state scoperte nella cappella. Sulla finestra fece scolpire in marmo “S. Maria in Monastero”.
Il Marangoni che vide quei dipinti, notò come la parete al di sopra dell’unico altare della chiesina fosse tutta adorna di pitture con in mezzo l’immagine del Salvatore in atto di benedire fra la Vergine e San Paolo a destra e San Giovanni e San Pietro a sinistra. Egli giudicò queste pitture assai antiche, sebbene non anteriori al secolo XII. Sventuratamente l’abbandono nel quale, per molto tempo, la cappella fu lasciata, ha fatto deperire quei dipinti così che oggi non ne rimangono laceri avanzi, e sono ormai appena visibili le due figure a destra del Salvatore, al quale forse l’oratorio fu dedicato» (Pietro Fedeli, S. Maria in Monastero. Note e documenti, Società Romana di Storia Patria, 1906, 191-192).

Nel corso del tempo, la cappellina era stata di nuovo riempita con materiali di risulta.
Per l'interessamento di p. Zappatore e con il permesso dei Canonici Lateranensi, che abitano presso l'antico Monastero, la cappella è stata nuovamente ripulita e resa accessibile: le sue pitture hanno rivisto la luce.

Le immagini mostrano, nell’ordine; la scala di accesso (ancora murata), un momento degli scavi, particolari degli affreschi: il volto del Salvatore e Maria, Maria e San Paolo, l’abside, San Giovanni e San Pietro.

foto 1 foto 2

foto 3 foto 4

foto 5 foto 6

Parrocchia S. Maria Regina Mundi - Via Alessandro Barbosi, 6 - 00169 - Torre Spaccata - Roma
Tel. (39) 06 263798 - Fax (39) 06 23269025 - parrocchia@mariareginamundi.org