Era una delle cose in programma: la realizzazione di una icona che ci avrebbe accompagnato nel cammino giubilare. Abbiamo chiesto ad Emanuela, l’artista e nostra parrocchiana che ha realizzato l’opera, di illustrarcene il significato.
L’immagine di Maria - Domus Stabilis - realizzata nella felice ricorrenza del 50° anniversario di fondazione della Parrocchia, non costituisce una rivisitazione o una copia di un modello appartenente alla vastissima produzione iconografica connessa alla tradizione bizantina: essa, infatti, si lega strettamente a canoni estetici contemporanei e dialoga con il passato unicamente per la tecnica pittorica adottata dall’artista 1.
La Beatissima Vergine, rappresentata stante e a figura intera, Si erge su una piccola pedana: alle Sue spalle è evidente un tronetto, che si compone in una elegante esedra architettonica di austera forgia classica, incorniciato da una tenda caratterizzata da un morbido drappeggio.
I tre elementi descritti costituiscono altrettanti rimandi alla regalità di Maria in quanto:
L’immagine della Domus Stabilis è collocata alla sommità di una roccia con evidente riferimento alla “casa costruita sulla roccia”2 che, nonostante sia segnata da profonde fenditure, è pur sempre feconda e capace di far germogliare la vita, come si evince dai piccoli cespugli fioriti che nascono da essa.
Maria sostiene tra le Sue mani la rappresentazione della nostra chiesa parrocchiale - che Le è dedicata -, le Sue braccia la attorniano e la difendono come invalicabile “cinta di riparo”3, mentre il Suo manto la accoglie quale sicuro rifugio.
Le vesti che ornano la Vergine Madre, che si caratterizzano per la sobria eleganza - impreziosita unicamente da tenui filettature in oro - non possono non arricchirsi di tre fulgide stelle, simbolo del perpetuo stato virginale di Colei che le indossa.
Lo splendido oro del fondale - che adombra la gloria eterna e immutabile di Dio - si riverbera potente sulla Creatura prescelta come dimora di Gesù.
Mentre dagli angoli superiori dell’icona due angeli, racchiusi in altrettanti tondi, si chinano supplici verso Maria, da una lunetta grigio-azzurra, la mano dell’Onnipotente - con le tre dita unite a simboleggiare l’unione di Padre, Figlio e Spirito Santo - si leva solennemente in atto benedicente.