Domenica 27 marzo si è svolto uno degli appuntamenti più importanti nel programma delle manifestazioni per il Giubileo parrocchiale: il pellegrinaggio al santuario di N. S. di Fatima di San Vittorino.
Preannunciato con sole due settimane di anticipo e avendo scelto di andare e di pranzare tutti insieme – servendoci di un catering locale – (con un costo non proprio indifferente), si era prevista la partecipazione delle “abituali” 150-200 persone che gravitano attorno ai gruppi e alle associazioni.
Ma grazie al lavoro capillare svolto dal gruppo degli organizzatori, si è arrivati all’iscrizione di oltre 400 parrocchiani che, se di fatto non ha modificato il programma della giornata, ha creato un po’ di apprensione per l’organizzazione logistica.
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Che tutto sarebbe andato per il meglio, lo si è visto già dal mattino, quando si preannunciava una bella giornata, con un po’ di nuvole.
Puntuali alla partenza; arrivati al santuario era stato allestito un punto di accoglienza per le notizie sui servizi, gli orari e le ultime disposizioni.
Intanto era stato preparato, sotto una pineta, lo spazio per contenere tutti i partecipanti, montata l’amplificazione, preparati i materiali.
Il Parroco, p. Lucio, ha dato il benvenuto a tutti, sottolineando la positiva novità della grande partecipazione, poi ha introdotto il tema della giornata con la preghiera (il Salmo 127) proseguendo con una riflessione sul tema: “Parrocchia, famiglia di famiglie” [scarica].
La riflessione è stata seguita con molto interesse da grandi e piccoli che, alla fine, sono stati invitati a rispondere con dei lavori di gruppo che ha presentato fra Francesco; lavori che erano stati pensati per essere svolti in gruppi omogenei per età: per questo i bambini hanno realizzato disegni e pensierini sul futuro della parrocchia: “Immagina come sarà la parrocchia tra qualche anno, cosa ti piacerebbe che ci sia?”.
I ragazzi hanno allestito cartelloni con slogan sul tema: “La parrocchia che vorrei” e acrostici sulla parola “PARROCCHIA”. I giovani – riflettendo sul presente – hanno indicato a quali risposte la Parrocchia non riesce a fare fronte e le possibili soluzioni.
Infine gli adulti che hanno lavorato sul passato della parrocchia e a cui è stato chiesto di indicare, alla luce della loro esperienza, quali siano state, in questi cinquant’anni, le scelte pastorali, le iniziative più importati per definire la missione della Parrocchia.
Ogni gruppo, nello spazio assegnato, ha svolto con passione e ricchezza di elaborati quanto richiesto; come preventivato, tutto il materiale sarà oggetto di studio da parte del Consiglio pastorale durante il giubileo parrocchiale.
La giornata è proseguita con l’animazione della S. Messa delle ore 12 che ha visto coinvolta la comunità in tutti i vari servizi dell’animazione liturgica, in particolare, i canti proposti dai nostri cantori.
Il pranzo è stato il momento che ha destato una qualche preoccupazione proprio per il numero dei partecipanti e per il fatto che erano dislocati in più posti non facilmente circoscritti, ma a parte qualche ritardo nella distribuzione, tutti sono stati accontentati e contenti della varietà e ricchezza del menù.
Il pomeriggio era stato pensato come un momento di pausa e di fraternità che si è svolto all’insegna del relax e dei giochi preparati dai giovani dell’Oratorio e degli Scout che hanno visto la partecipazione dei bambini e qualche genitore ‘coraggioso’, mentre gli altri parrocchiani ne hanno approfittato per visitare il santuario, fare una passeggiata, stare un po’ insieme all’aria aperta, almeno fino a quando qualche ‘nuvolone’ ci ha fatto capire che era meglio appropinquarci per il ritorno.
Ci siamo allora radunati per una preghiera conclusiva che, attorno alla Madonna, ha voluto idealmente gemellare le due comunità, quella di Torre Spaccata e quella di San Vittorino che ci ha ospitato con grande cortesia e disponibilità.