"La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata
Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
UN RICORDO DI MAMMA
di p. Lucio Maria Zappatore
Mia mamma Elda è nata a Buia (UD) il 05 aprile 1912.
Ultima, con il fratello gemello Celestino, di sette fratelli. Si trasferì a Roma con la famiglia per seguire il fratello maggiore Pietro, divenuto poi Capo Incisore della zecca italiana e medaglista di assoluto valore, emulato poi dal fratello Celestino.
Abitò per diversi anni alla Torre de’ Capocci, dietro l’abside della chiesa carmelitana di S. Martino ai Monti.
Il 7 dicembre del 1941 sposò papà, Miro Zappatore di Maglie (LE), fisioterapista straordinario per le sue qualità eccezionali, cieco dalla nascita: una persona piena di spirito e di vitalità, sempre allegra, che non ha fatto mai un problema del suo handicap. Dalla loro unione nacquero tre figli Ugo, Lucio Maria e Dario.
Dopo essere vissuti per quasi cinquant’anni a Roma, di cui la maggior parte presso l’altra parrocchia carmelitana di S. Maria in Traspontina, entrambi si ritirarono in vecchiaia a Maglie (LE), nel paese nativo di papà.
Papà tornò al cielo il 18 febbraio del 1984. Mamma decise di restare sola a Maglie.
Vi rimase fino al 2001, quando decise di tornare a Roma all’età di circa 90 anni per vivere accanto ai figli.
Si è quindi trasferita a Valentano (VT) presso il figlio Ugo, Dottore, e si è spenta a Farnese (VT) il 22 dicembre 2009.
Donna di casa, visse il suo matrimonio accanto a papà, come una missione, fatta di amore e di servizio.
Terziaria Carmelitana, vide con immensa gioia suo figlio Lucio Maria diventare Sacerdote Carmelitano.
Dotata di una energia incredibile, visse sempre con piena autonomia e vitalità fino a circa 94 anni (all’età di 90 anni prese da sola la corriera con la valigia per trasferirsi da Maglie a Roma).
Poi cominciarono anche per lei i problemi della vecchiaia.
Sul retro della foto che mi ha lasciato in previsione della sua morte (datata 21 settembre 1997) ha lasciato scritto: “Aiuta il prossimo con cuore. Il Signore ti aiuterà. Con tanto affetto. Mamma”.
In loro ricordo scrissi anni fa questo sonetto:
A MI’ PADRE E MI’ MADRE
Quanno capì ch’er tempo era arivato,
mi’ padre disse: “Sì, nun me ne vanto:
è annato tutto bene com’è annato;
lassateme morì senza rimpianto.”
E doppo un par de mesi cià lassato...
Mi’ madre je restava sempre accanto,
sempre attenta a vedè si c’era un fiato,
senza verzà ‘na lagrima de pianto.
Pe nun lasciallo solo in quel’ affanno
ce chiese de fà inzieme er gran ritorno.
Tant’è vero che disse, senza inganno,
che voleva morì lo stesso giorno.
Ma nun avenno detto puro l’anno,
ancora campa e magna cor contorno!
N.B.: Papà è morto il 18 febbraio 1984, mamma il 5 aprile 2009 ha fatto 97 anni, sempre in buona salute, ma poi ci ha lasciati il 22 dicembre del 2009. Ho completato ora il sonetto con queste parole:
So’ passati così venticinquanni,
e alla fine hai deciso a bruciapelo
de smette de portà tutti l’affanni,
p’annallo a riabbraccià lassù ner celo…
Vogliamo ricordare la sig.ra Elda con la sua partecipazione all’inaugurazione dello scivolo per l’accesso ai locali parrocchiali avvenuta l'11 marzo 2007. [leggi]
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