8 DICEMBRE 1961 - 8 DICEMBRE 2011
LA COMUNITÁ PARROCCHIALE DI TORRE SPACCATA COMPIE 50 ANNI
Pubblichiamo i ricordi e gli auguri di quanti ci hanno scritto:
Nel luglio del 1961 la mia famiglia, padre, madre e 4 figli di età compresa tra 1 e 8 anni, sopra un camioncino che conteneva tutti i nostri averi, si è trasferita dal “Borghetto Predestino” (che era un agglomerato di baracche più o meno fatiscenti, attraversato da una marrana fognaria a cielo aperto) nella nuova casa popolare a Torre Spaccata.
In quel posto che qualche mese prima, passando con l’autobus sulla Casilina, mia madre mi aveva detto felice: “Pina vedi è lì che andremo ad abitare!?” Guardai fuori dal finestrino e vidi solo una distesa di prato e una torre diroccata. E pensai, senza aver il coraggio di proferir parola per non interrompere la felicità di mia madre. Oh, mio Dio, mi porteranno ad abitare in un prato sotto quella torre!!!? Avevo poco più di 5 anni.
Quando scesi dal camioncino entrai in uno dei sette portoni che si aprivano in un vasto cortile indicato da mio padre con le parole che mi sono rimaste fisse nella mente: “Questo è il nostro portone”. Entrai e vidi una porticina da cui partivano delle scale che scendevano sotto terra. Pregai tutti i Santi del cielo perché la mia nuova casa non fosse li sotto e quando vidi i miei che salivano le scale anche il mio entusiasmo si alzò e iniziai a contare i piani: più la mia casa era in alto a toccare il cielo e più sarebbe stata bella e ricca.
Entrai nelle stanze vuote con la gioia nel cuore e poi dissi a bassa voce: “Chi vive nelle case che si trovano scendendo le scale che vanno sotto terra?” Quando la mia mamma mi rispose: “Nessuno, quelle sono le cantine! Una di quelle è anche la nostra cantina” ero così felice che mi sembrava di toccare il cielo con le mani anche se abitavo solo al secondo piano o "piano rialzato".
Giuseppina Canarezza
Cara Torre Spaccata,
ti avviso: sono proprio nata in questo quartiere fatto di salite e discese, pieno di alberi e aghi di pino, posso farti degli auguri che coprono solo 21 anni :) è bello poter essere parte di te, sentirsi a rifugio quando si arriva dal centro di Roma in questo "piccolo" angolo di natura e vie di poeti romaneschi :) Sono contenta perché nella mia parrocchia sto imparando a sentirmi a casa, e ti assicuro cara TS che ci stiamo impegnando davvero tutti affinché possiamo crescere tutti insieme (super grandi, grandi, giovani, ragazzi, bambini e piccini) in modo da regalare a noi e ai nostri figli un quartiere accogliente e caloroso ed una comunità cattolica coi fiocchi!! Ti saluto…gli impegni per la tua festa si moltiplicano sempre di più e non oso immaginare quanto sarò impegnata quando, all'età di 71 anni, potrò festeggiare i tuoi 100 anni. Buon Compleanno!
Maria Cecilia Funaro
Arrivai a Torre Spaccata, provenendo dal quartiere Tormarancia, nella primavera del 1962. Avevo quattro anni ed abitavo proprio di fronte alla chiesetta fotografata sull’ultima mail.
Dal mio balcone all’ultimo piano di via Augusto Lupi, si vedeva una distesa senza fine di prati ed antichi casali. Ricordo addirittura, che viale dei Romanisti terminava con un muro verniciato di bianco e di nero. Per prendere l’unico mezzo pubblico che passava nelle vicinanze, bisognava raggiungere via Casilina. Le auto erano veramente molto poche e noi giocavamo spensierati tra le larghe e desolate strade del quartiere. Poi sotto casa, dove ora sorge il piccolo parco a ridosso della Chiesa, vi era una distesa pianeggiante polverosa, dove giocavamo al calcio nei lunghi ed assolati pomeriggi estivi. Ricordo che mio padre, quando ero ancora piccolino, con la mia auto a pedali, mi portava sui marciapiedi del quartiere a fare delle lunghe passeggiate....la mia piccola auto rossa di metallo, pesantissima per la mia età!! Poi più grandicello, con la bicicletta, arrivavamo fino al “prato” attuale di via Torre Spaccata.
Era per noi un viaggio pieno di fantasia e di voglia di scoprire. E poi la vita chiassosa del mercato coperto su viale dei Romanisti ed il nonnetto la Domenica mattina, all’uscita della Messa, con il suo carretto pieno di delizie: dai pescetti di liquirizia, alla farina di castagne, dai lacci alle lecca lecca.....ed il cinema al pomeriggio nella piccola sala dell’oratorio. In quella piccola chiesetta di mattoni di tufo, ho preso la mia prima Comunione, mentre per la cresima andammo tutti alla basilica di S. Giovanni. In quel periodo si facevano le due cose insieme. Negli anni a venire, vidi poi nascere sotto i miei occhi l’attuale chiesa, con i suoi scavi (che per noi erano teatro di guerre fantastiche), la costruzione dell’alto campanile (al quale vennero poste delle grate in ferro al primo piano per colpa nostra). Tanti, tantissimi ricordi ed oggi in quell’appartamento vive ancora mia madre, visitata ogni domenica dal sacerdote e felice di vivere in quella casa con la quale ha condiviso gran parte della nostra vita....piena di ricordi e con un balcone che gli permette di seguire la Festa del Quartiere da una posizione invidiabile.
Vincenzo Russo
Auguro a tutti un felice compleanno. Ciao e vi mando i miei salutoni.
Maria Massimi
Avevo solo 7 anni quando nel 1961 nacque la Parrocchia e da subito cominciai a frequentarla con la Messa dei bambini alla domenica e l’Oratorio.
A quei tempi era tutto improvvisato e delegato alle capacità dei Padri Carmelitani che si industriavano come meglio potevano per far funzionare una parrocchia giovane e con pochi mezzi, ma tanta buona volontà di riuscire.
Con la parrocchia sono cresciuto finché all’età di 23 anni sono andato via: prima per fare il servizio militare, poi per lavoro mi sono trasferito a Milano.
Il tempo è passato anche per me e tante cose sono successe ma non mi è stato possibile tornare a Torre Spaccata se non saltuariamente, a trovare i parenti. Comunque mai mi sono dimenticato della Parrocchia o delle tante persone che ho conosciuto e con cui sono cresciuto: sono sempre nel mio cuore, anche se alcuni non ci sono più.
E con questo senso di appartenenza che ho nel cuore che faccio i miei migliori auguri alla Parrocchia per un prosperoso prossimo cinquantennio.
Un caro saluto a tutti
Giuseppe (Pino) Stranieri
Con molta gioia apprendo la festa per 50° della vostra Parrocchia.
Ho avuto modo di conoscerla molti anni fa quando diressi dei convegni estivi del Centro Oratori Romani con allievi catechisti di Torre Spaccata: ragazzi preparatissimi e molto disponibili.
Posso dire anche che ho collaborato molte volte con la vostra parrocchia attraverso il mio e indimenticabile amico Francesco Carta e ancora adesso molte volte va' il mio ricordo ad incontri e convegni dove ci si incontrava e si parlava dei catechisti di Torre Spaccata e dell'amore che aveva nei loro confronti.
Invio a tutti Voi un augurio di Buona festa e ciò che avete fatto finora fruttiferi sempre più.
Maria Nostra Signora padrona di tutti i catechisti e dei ragazzi ci aiuti sempre ad affrontare le difficoltà della vita. Ciao.
Franco Coraci
Un augurio speciale, per una parrocchia che rimarrà sempre nel mio cuore, così come rimarrà nel mio cuore Padre Lucio, il coro, i tanti concerti fatti qua e là, la mia Prima Comunione. Ricordo anche il cinema parrocchiale, l'oratorio la domenica dopo la messa.... insomma la mia infanzia che ricorderò sempre come tanti momenti felici passati insieme. Auguri di cuore.
Laura Spacca
Carissimo P. Lucio,
sarebbe stata per me una grande gioia essere presente alla concelebrazione giubilare dell'erezione della Parrocchia S. Maria Regina Mundi, ma i miei impegni parrocchiali non me lo permettono: come puoi immaginare non è facile lasciare la Parrocchia il giorno dell'Immacolata.
Porto con me il ricordo di sacerdoti santi che mi hanno dato tanto alla mia formazione presbiterale. Come non ricordare anche le suore che, pur nel nascondimento, mi hanno circondato di affetto materno.
Le mie esperienze di servizio alla catechesi e alla liturgia mi sono state utili in seguito.
Quella della “Comunità di Regina Mundi” è stata una pastorale generativa.
Grazie di cuore dell'invito, ma grazie soprattutto per quello che siete stati per me e per tanti giovani.
Spero un giorno di poterci vedere per rinnovare la mia grande stima nei vostri riguardi.
Salutami il Cardinale Vicario, Mons. Agostino Vallini: è stato il mio stimato vescovo, lo ricordo con grande affetto filiale.
Salutami l'intera Comunità Parrocchiale, non solo le persone che hanno qualche ricordo di me.
Scusami P. Lucio.
Auguro a te alla Comunità un buon anniversario giubilare, unitamente al Buon Natale e a un Buon Anno 2012.
don Pietro Massari
Cara Torre Spaccata,
sono Eleonora Scarfò tu mi conosci da 27 anni visto che in questo quartiere ci sono nata e ci sono cresciuta, in questa mail scriverò anche per la mia famiglia.
Quanti bei ricordi in questi 27 anni di vita e grazie alla Parrocchia perchè mi ha aiutato a crescere e a conoscere tantissime nuove realtà presenti nel nostro quartiere.
Augurissimi cara Parrocchia perchè mi hai dato per ben quasi dieci anni la possibilità di stare in oratorio e condividere tutte le settimane i sorrisi dei miei bambini e perchè adesso mi stai chiamando a continuare a dare una mano e ne sono felice, grazie Parrocchia per i bellissimi momenti che hai regalato a me e alla mia famiglia a partire dai miei nonni, che anche quando stavano male e nei limiti del possibile, hanno cercato di non abbandonarti mai e che nel 1971 quando venne Paolo VI erano in Chiesa, alla mia mamma che nel 1961 quando è stata messa la prima pietra di questa parrocchia era già a Torre Spaccata, a mio fratello che ha avuto l'onore di fare il chirichetto al beato Giovanni Paolo II quando venne a visitare la nostra Parrocchia nel 1986, e lì c'ero anche io anche se avevo solo due anni ma c'ero.
Grazie per avermi fatto conoscere la beata Madre Teresa e tutte le personalità note ed eroiche che sono venute a visitare la Parrocchia, come ti ringrazio per non avermi mai abbandonato anche nei momenti più difficili e ti ringrazio perchè mi hai dato sempre tanta gioia e tanti sorrisi, e proprio per questo io adesso cono qui ad augurarti uno splendido compleanno.
Augurissimi S. Maria Regina Mundi e grazie di tutto.
Eleonora e Walter Scarfò e Graziella Passerini
Carissimo P. Lucio,
con tanta gioia ho ricevuto il suo saluto affettuoso e l'invito per il Giubileo della nostra Parrocchia.
Ma con dispiacere devo dire che non è possibile per me di esserci fisicamente, ma spiritualmente sicuramente. Ultimamente sono stato a Roma per una settimana, ma sono stato molto impegnato e non sono riuscito a passare... Spero per la prossima volta.
Ho sempre presente la bella esperienza acquisita in questa comunità sacerdotale e parrocchiale.
Mi saluti tutti quanti e soprattutto i confratelli.
Sosthène Ayikuli Udjuwa, Vescovo di Mahagi - Nioka (Repubblica Democratica del Congo)