I nuovi statuti dell’Azione Cattolica
Sotto la spinta del rinnovamento conciliare e incalzata da nuove forme di aggregazione dei laici, l’Azione Cattolica sperimenta un nuovo statuto associativo.
Alla tradizionale distinzione tra rami maschile e femminile, a loro volta suddivisi in adulti e giovani, si sostituisce una struttura che pur non abbandonando la tradizionale ripartizione, istituisce una presidenza unitaria, rappresentativa di tutti i rami associativi, coadiuvata da quattro vicepresidenti (uomini, donne, ragazzi e ragazze).
Nella primavera del 1970, anche la nostra Azione Cattolica si organizza secondo i nuovi statuti e procede all’elezione delle nuove cariche sociali.
Il nuovo parroco: p. Nazzareno Mauri
Nell’estate del 1970 si tiene il capitolo della Provincia Romana del padri carmelitani. Viene confermato provinciale p. Tommaso Pallicca.
P. Mariano Cau, parroco da tre anni, chiede ai suoi superiori di essere sollevato dalla responsabilità della parrocchia, che, compresa l'esperienza a Torre Spaccata, dura ormai da ventiquattro anni.
E’ chiamato a sostituirlo, nel settembre del 1970, p. Nazzareno Mauri.
Il programma pastorale di p. Nazzareno è riassunto nel titolo della “lettera del parroco” pubblicata nel bollettino parrocchiale del dicembre 1970: Parrocchia, comunità di comunione.
Non sono solo teologiche le ragioni di tale programma ma anche pastorali in quanto tengono conto di un quartiere cresciuto in due tempi: nel 1961-62 l’INA-CASA e nel 1967-69 l’INCIS, l’ISES e la Trasmed, con nuclei familiari di provenienza diversa.
Secondo tale programma, “fare di Torre Spaccata una comunità cristiana che vive nella comunione e una comunità di comunità è una meta e un’istanza prioritaria per essere Chiesa e, come tale, sacramento e strumento di unione con Dio e con gli uomini, annuncio di Cristo al mondo".
Impegno della comunità giovanile per i baraccati della Torraccia
La comunità giovanile della parrocchia ha iniziato un’attività di servizio tra i baraccati che si trovano sulla via Casilina, nei pressi della Torraccia.
I giovani si occupano soprattutto del recupero scolastico di circa 25 bambini e lo fanno all’interno della baraccopoli, in una baracca da loro restaurata.
Svolgono la loro attività in collaborazione con gli assistenti sociali, il medico e i sacerdoti che si occupano dell’assistenza dei baraccati.
Per sensibilizzare la comunità parrocchiale e il quartiere circa la condizione dei baraccati, la comunità giovanile organizza una mostra fotografica nei locali della parrocchia.
Il Sindaco in visita a Torre Spaccata
Nel dicembre del 1970, per interessamento dell’associazione di quartiere, il sindaco di Roma, Clelio Darida, visita il quartiere di Torre Spaccata.
Al termine della visita, incontra nei locali della parrocchia, le associazioni e gli abitanti del quartiere i quali gli rappresentano i problemi più urgenti per il quartiere: spazi e strutture per lo svolgimento di attività sportive per i giovani del quartiere, sistemazione a verde pubblico dell’area tra via Augusto Lupi e viale dei Romanisti, miglioramento dell’illuminazione delle strade intorno al quartiere, interramento dei cavi dell’alta tensione in via Berneri e in via Rugantino, maggiore vigilanza e prevenzione della piccola criminalità e di forme di teppismo.
Imbrattati i muri della Chiesa parrocchiale
Nella notte tra il 26 e il 27 aprile 1971, i muri della chiesa parrocchiale e del battistero vengono imbrattati con scritte in vernice rossa. Accanto alla falce e martello compaiono le seguenti scritte: “PRENDIAMOCI LA CITTÀ” e “PRETI BORGHESI ANCORA POCHI MESI ”.
La vetrata dell’abside
Nell’estate del 1971 si dà il via ai lavori per la realizzazione della vetrata dell’abside della chiesa parrocchiale. La realizzazione è affidata allo Studio d’arte "Giuliani" di Roma. La raffigurazione della vetrata rappresenta la Madonna con Gesù bambino e simboli rispondenti al titolo della Chiesa della Beata Maria Vergine Regina del mondo e alla storia e spiritualità dell’Ordine Carmelitano.
La vetrata è alta 12 metri e larga 6, per una superficie di 72 metri quadri e occupa l’intera abside.
E’ realizzata con dalles colorate di circa 25 mm. legate con speciale malta di cemento, armata con tondini di ottone crudo.
Il costo preventivato è di 10 milioni di lire che sarà sostenuto da Paolo VI, che ne farà dono alla parrocchia, in ricordo della sua visita nel Natale dello stesso anno.
La vetrata verrà inaugurata il 5 marzo 1972, da mons. Ugo Poletti, vicegerente, al termine della settimana parrocchiale organizzata per celebrare il decennale della parrocchia.
Il papa Paolo VI celebra la messa di Natale in parrocchia.
Il giorno di Natale del 1971, Paolo VI celebra nella nostra parrocchia, la Messa dell’Aurora.
Con questa celebrazione la comunità festeggia il decimo anniversario della sua fondazione.
La celebrazione è preceduta da un’assemblea parrocchiale, svoltasi il 10 dicembre e presieduta da mons. Biagio Terrinoni, Vescovo ausiliare, e con la presenza del Padre provinciale e da un triduo di preparazione nei giorni immediatamente precedenti all’evento.
La messa viene celebrata alle ore 8 del giorno di Natale. Il pontefice è ricevuto dal Cardinal vicario, Angelo Dell’Acqua, dal Padre generale dell’Ordine dei carmelitani, p. Falco Tuhis e dal provinciale, p. Tommaso Pallicca.
Alla cerimonia partecipano numerose autorità civili e religiose, tra cui il Sindaco di Roma, Clelio Darida, i Vicegerenti, mons. Cunial e Poletti e i Vescovi ausiliari mons. Ragonesi e mons. Terrinoni.
Il Papa distribuisce personalmente la Comunione ad un centinaio di persone, tra cui un ragazzo poliomielitico. Al termine della celebrazione ha donato al parroco i paramenti sacri e il calice usati e ha ricevuto a sua volta una busta contenente un’offerta per soccorrere le popolazioni colpite dal conflitto indo-pakistano e un album di disegni natalizi realizzati dai ragazzi dell’oratorio. Vedi lo speciale dedicato alla visita di papa Paolo VI.
Decennale della Parrocchia: la settimana parrocchiale
Per ricordare e celebrare il decimo anniversario di costituzione della parrocchia viene organizzata una “settimana parrocchiale” dal 26 febbraio al 5 marzo 1972.
La settimana viene aperta il 26 febbraio con la celebrazione della liturgia eucaristica da parte del vescovo ausiliare, mons. Biagio Terrinoni che benedice anche la Via Crucis, opera del pittore Filippo Marfori Savini, deceduto nel 1960, e donata dalla famiglia in omaggio a Paolo VI.
Nella giornata conclusiva, domenica 5 marzo, interviene mons. Ugo Poletti, vicegerente, che celebra la santa messa e inaugura la vetrata dell’abside.
Durante la settimana si svolge una serie articolata di celebrazioni, di incontri e conferenze su temi vari.
Nella cappella del battistero, inoltre, viene allestita una mostra-mercato del libro, con ampia scelta di testi per la formazione spirituale e culturale e per l’educazione.
La parrocchia per le nuove zone del quartiere
Con domenica 16 aprile, si inizia a celebrare la messa all’aperto al n. 25 di via Luigi Ferretti, per facilitare le famiglie che abitano nei nuovi insediamenti e che hanno difficoltà a raggiungere la chiesa parrocchiale.
L’iniziativa riflette la necessità di soluzioni specifiche per la cura pastorale delle nuove zone del quartiere e ad esse cerca di rispondere la costituzione, nell’ottobre successivo, di un Comitato parrocchiale per l’assistenza religiosa nella zona nuova di Torre Spaccata.
A partire da domenica 24 dicembre 1972, Vigilia di Natale, la celebrazione eucaristica si svolge, al chiuso, in una cappella ospitata in alcuni locali a piano terreno di un edificio in via Marcio Rutilio, 68, concessi in affitto dal Comune di Roma. Annessi alla cappella sono stati resi disponibili anche alcuni locali per la catechesi e le attività parrocchiali.
La messa parrocchiale in diretta sulla RAI
La messa di domenica 25 giugno 1972 delle ore 11 viene trasmessa sul primo canale dalla RAI.
Alla messa in onda della celebrazione viene premessa una presentazione del quartiere e della chiesa parrocchiale e la rievocazione storica del culto della liturgico a Maria Santissima Regina.
Demolizione della vecchia chiesa
Nel luglio del 1972 viene demolita la vecchia chiesa parrocchiale, realizzata nel 1961 e che aveva accolto le celebrazioni della comunità parrocchiale fino all’inaugurazione del nuovo complesso parrocchiale.
Alla demolizione del fabbricato segue la sistemazione dell’area che viene recintata e adibita a cortile per le attività dell’oratorio e delle associazioni giovanili.
Missione carmelitana nello Zaire
Nel maggio del 1972, il Padre provinciale dei carmelitani, p. Tommaso Pallicca, accompagnato dall’economo provinciale e da p. Amedeo Verdirosi, si reca in Africa, nello Zaire, per studiare un piano missionario da realizzare in quel paese ad opera dei religiosi della Provincia Romana.
Il luogo della missione verrà localizzato in Jiba, luogo abitato da circa 56.000 persone, prevalentemente pastori e contadini, di cui 21.900 sono cattolici, 2.895 catecumeni e 31.179 pagani.
La zona si trova a circa 2.000 metri sul livello del mare e la missione comprende circa 313 ettari coltivabili. L’acqua vi scarseggia e la corrente elettrica è prodotta da un gruppo elettrogeno solo per poche ore e serve solo i locali della Missione.
A settembre dello stesso anno, partono per Parigi, per perfezionarsi nella lingua francese, i primi tre religiosi destinati alla missione zairese: sono p. Arcangelo Colandrea, p. Ubaldo Pani e p. Domenico Fiore.
Le suore carmelitane di Bologna per la comunità parrocchiale
Le suore carmelitane di Bologna operano già da diversi anni all’Istituto ENAOLI di via di Torrespaccata.
A fine novembre del 1972 se ne aggiungono altre due, suor Gemma e suor Nicoletta, per dedicarsi in modo specifico all’aiuto e all’assistenza dei Sacerdoti. Collaboreranno anche all’attività pastorale, specialmente per la catechesi e la pastorale delle bambine e delle ragazze.
Costituzione del Terzo Ordine Carmelitano
Domenica 27 maggio 1973, durante le celebrazioni delle Feste patronali, nel corso della santa messa delle ore 11, fanno la loro professione le prime terziarie carmelitane, nelle mani del padre provinciale p. Tommaso Pallicca.
Nuovi avvicendamenti nella comunità religiosa
Nell’estate del 1973 si svolge un nuovo capitolo dei religiosi carmelitani della Provincia Romana.
Viene eletto un nuovo padre provinciale, nella persona di p. Carlo Cicconetti.
A seguito del capitolo, p. Roberto Bargiacchi e p. Enrico Pinci lasciano la parrocchia di Torre Spaccata per recarsi il primo a Sassari e il secondo, come parroco, nella parrocchia di S. Martino ai Monti, in Roma.
In sostituzione giungono in parrocchia p. Agostino Picchi, p. Daniele Pennesi e p. Salvatore De Sisti.
La domenica, come aiuto, si affianca p. Mario Bianchi, sacerdote novello.