particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: PARROCCHIA/pillole di storia]

1968 - 1970: la costruzione della chiesa

Inizia la costruzione della chiesa parrocchiale: la prima pietra
Nei primi giorni del gennaio 1968 iniziano i lavori di costruzione della chiesa parrocchiale.
I lavori sono eseguiti dalla ditta Lupano che conta di terminarli in due anni, con anticipo rispetto ai 30 mesi preventivati.
Il 9 marzo 1968, alle ore 17,30, si svolge la cerimonia della posa della prima pietra della chiesa parrocchiale.
Il rito è presieduto da mons. Angelo Dell’Acqua, cardinal Vicario di Roma. Vi partecipano circa 5.000 persone.
La Chiesa sarà lunga 66 metri, larga 20, per una superficie di 1.600 metri quadri e una capienza di 3.000 persone.
E’ costruita con il contributo dello Stato, per il 61 per cento; la restante quota è coperta da un mutuo che dovrà essere restituito dalla comunità parrocchiale.
Per provvedere alla raccolta dei fondi per la costruzione della chiesa parrocchiale si costituisce un “Comitato pro Costruzione”.

Il quartiere cresce
Tra il 1967 e il 1970 il quartiere si espande a destra e sinistra del prolungamento di viale dei Romanisti fino a raggiungere la via Subaugusta (oggi viale  Palmiro Togliatti).
Nella primavera-estate del 1967 vengono assegnati 464 nuovi appartamenti costruiti  dall’Istituto per lo sviluppo dell’edilizia sociale (ISES) e dall’Istituto Nazionale per le Case degli Impiegati dello Stato (INCIS) ad altrettante famiglie.
Dal 15 gennaio al 26 marzo 1968 il parroco e i suoi collaboratori visitano tutte le nuove famiglie per salutarle, conoscerle e benedire l’appartamento.
Alcune famiglie si lamentano per la distanza dalla chiesa e richiedono una chiesa parrocchiale più vicina o una cappella apposta per la zona.
Il quartiere seguita a crescere e, tra il gennaio e il maggio del 1969 il Parroco e i sacerdoti della parrocchia visiteranno altre 895 famiglie nuove.
Ma non è ancora finita: tra il febbraio e il marzo 1970 il parroco benedirà altre 670 nuove famiglie.

La prima giornata della donazione del sangue
Il 22 settembre 1968 si tiene la prima giornata della donazione del sangue. L’iniziativa è proposta dal Centro trasfusionale dell’Ospedale Fatebenefratelli dell’isola Tiberina.
Il sangue raccolto costituirà una “banca parrocchiale del sangue” a disposizione di chi ne ha bisogno. Tra questi, un bambino della parrocchia costretto, per una grave malattia, a frequenti trasfusioni fino all’età di 8 anni. Nella prima giornata si presentano 47 donatori.

Visita pastorale del vescovo ausiliare, mons. Giovanni Canestri
Il papa Paolo VI desidera che tutte le parrocchie siano visitate dai Vescovi ausiliari che collaborano con Lui e il cardinal Vicario nella pastorale della Diocesi di Roma. Per Roma è una novità assoluta.
Il 9 marzo 1969, il Vescovo ausiliare per il settore Est, mons. Giovanni Canestri, inizia la visita pastorale della Parrocchia. Il Vescovo si trattiene in parrocchia per due settimane per conoscere e incontrare tutte le realtà della comunità e del quartiere.

La Messa della gioventù
Con il consenso espresso dal Vescovo ausiliare durante la visita pastorale, il 14 giugno 1969, un sabato,  viene celebrata per la prima volta la Messa della gioventù. Alle ore 19,45, dopo la Messa vespertina.
Vi partecipano circa 100 tra ragazzi e ragazze. L’iniziativa prosegue sperimentalmente per tutto giugno e metà luglio e diviene stabile alla ripresa delle attività, dopo l’estate.
La celebrazione ha la particolarità di consentire una maggiore partecipazione dei giovani, attraverso introduzioni e commenti ai vari momenti del rito, consentendo interventi all’omelia e intenzioni particolari alla preghiera dei fedeli. I canti sono diversi da quelli delle altre messe e sono accompagnati anche dalle chitarre. Il numero dei giovani aumenta nelle successive celebrazioni, fino ad arrivare a circa 400.
Il 20 dicembre la Messa verrà celebrata da Mons. Canestri, Vescovo ausiliare, che manifesterà apprezzamento per la preparazione e l’esecuzione della liturgia e la partecipazione dei giovani.

Novità per la prima Comunione e la Cresima
A partire dall’anno pastorale 1969-1970 novità per la prima Comunione e la Cresima.
Fino ad allora i due sacramenti venivano ricevuti alla stessa età; prima la Cresima e, la mattina dopo, la prima Comunione. D’ora in poi la prima Comunione precederà la Cresima e questa non potrà essere impartita prima dei dieci anni e almeno a un anno di distanza dalla prima Comunione.

Nasce il Consiglio Pastorale Parrocchiale
Il 6 novembre  si costituisce e si riunisce per la prima volta il Consiglio Pastorale della parrocchia nel quale sono rappresentate tutte le associazioni e i gruppi della parrocchia.

La  Messa celebrata secondo il nuovo rito
Domenica 23 novembre 1969, con una settimana d’anticipo rispetto all’avvio ufficiale, viene introdotto il nuovo rito della Messa, che attua la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II.
Già da tempo è stato introdotto l’uso della lingua italiana ma qualcuno rimpiange ancora la celebrazione in lingua latina. Per venire incontro ai nostalgici, per un breve periodo, verrà mantenuta una celebrazione domenicale in latino, alle ore 12,45.

Inaugurazione della nuova chiesa parrocchiale
Il 21 febbraio 1970 viene inaugurata la nuova chiesa parrocchiale.
La benedizione dell’edificio impartita da mons. Angelo Dell’Acqua, cardinal Vicario, che presiede la celebrazione eucaristica cui partecipano il Priore generale dei Carmelitani, p. Kiliano Healy, i superiori dell’Ordine carmelitano e i parroci vicini.
La benedizione della chiesa è seguita da un ottavario di studio sul tema della “Comunità parrocchiale”.
Sabato 28 febbraio, mon. Giovanni Canestri, vescovo ausiliare, conclude l’ottavario e consacra l’altare della nuova chiesa.
Le celebrazioni sono concluse dall’ordinazione sacerdotale, domenica 1 marzo, dei sacerdoti carmelitani p. Igino Giovannelli e p. Giuliano Santucci, per le mani di mons. Telesforo Cioli, Vescovo di Arezzo.

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