particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: CULTURA/primo piano]

PRIMO PIANO: un argomento per discutere e confrontarsi nel FORUM parrocchiale
LA QUALITÀ DELLA VITA A TORRE SPACCATA

foto viale dei RomanistiSi parla molto oggi di qualità della vita, ma che cosa è e come si può misurare?
E’ un discorso molto complicato e comunque da trattare ‘ai massimi livelli’? Oppure è un argomento con il quale fare i conti in prima persona?
Anche l’impegno politico è spesso presentato come un atto specifico di qualche ‘esperto’, senza pensare che le nostre scelte quotidiane ne sono poi influenzate. È possibile invertire questa tendenza?

E tutto questo come si realizza nell’essere Chiesa a Torre Spaccata nel 2007?

Se la parrocchia è la comunità dei fedeli che vive in un determinato territorio è importante testimoniare la propria fede “qui ed ora” nel posto e nel momento che siamo chiamati a vivere, senza paura di sporcarci le mani con le cose ‘mondane’ ma sapendo che, come è detto nella lettera cosiddetta “a Diogneto” scritta da un cristiano del II secolo d. C.: “… I cristiani non si differenziano dal resto degli uomini, né per territorio, né per lingua, né per consuetudini di vita. Infatti non abitano città particolari, né usano un qualche strano linguaggio, né conducono uno speciale genere di vita… E, pur seguendo nel vestito, nel vitto e nel resto della vita le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e per ammissione di tutti incredibile… In una parola, i cristiani sono nel mondo quello che è l'anima nel corpo. L'anima si trova in tutte le membra del corpo; anche i cristiani sono sparsi nelle città del mondo. L'anima abita nel corpo, ma non proviene dal corpo; anche i cristiani abitano in questo mondo, ma non sono del mondo”.

Di seguito trovate:

Un altro morto.
O è meglio dire altre vittime: famiglie, figli, amici.
La necessità di utilizzare il tempo con sempre più isteria ha preteso un altro sacrificio.
Come posso gridare alle amministrazioni, ai nostri dipendenti pubblici, che quello che è stato fatto per regolare il traffico su viale dei Romanisti è insufficiente?
O meglio, possiamo, anche come Parrocchia, avere il diritto di chiedere conto di quanto è stato fatto dalle amministrazioni locali? Come possiamo incidere? Cento voci che gridano fanno sicuramente più rumore di una? Abbiamo il diritto ad una risposta. Una lettera aperta al Municipio, una manifestazione, un'altra raccolta di firme?
Permettetemi un altro discorso, forse, non meno importante: al centro c'è sempre il massimo rispetto per la vita umana.
Ho due ragazzi che giocano a basket. Passatempo legittimo.
Ora, mi chiedono (a volte) di poter andare in Parrocchia - come ho fatto anche io per molti anni - a giocare utilizzando il canestro dietro la grande vetrata.
Qui nasce la mia perplessità. Quanto possono essere nocive le antenne poste sopra il campanile della Chiesa?
Potrei non permettere ai ragazzi, legittima esigenza, di frequentare il suddetto campo (che è proprio il caso di dire "magnetico")?
La domanda, legittima, resterebbe comunque per i restanti parrocchiani: quanto sono utili quelle antenne sopra la nostra testa?
Andrea

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Condivido pienamente lo sdegno e la preoccupazione di Andrea.
Sono anni che ci lamentiamo della pericolosità di viale dei Romanisti: non si contano ormai più le lapidi che ricordano i morti lungo il viale. Adesso il problema è raddoppiato a causa di tutte le rotatorie di Tor Vergata che scaricano sulla strada tutto il traffico della zona, per cui VIALE DEI ROMANISTI DA ARTERIA CENTRALE DI UN AGGLOMERATO URBANO E' DIVENTATA ARTERIA A SCORRIMENTO VELOCE, spaccando in due il nostro quartiere (e spaccando le ossa ai malcapitati che osano attraversarlo, anche se sulle strisce o al semaforo).

Prima di considerare i passi da fare, è bene ricordare quelli che sono già stati fatti.
Più volte sono state raccolte firme ed è stato bloccato simbolicamente il viale.
Ho partecipato personalmente alla commissione di cittadini che si è recata al Comune per perorare l'installazione di un nuovo semaforo, ed ho una fitta corrispondenza con gli uffici comunali per promuovere interventi atti alla messa in sicurezza della strada.
Nell'ultima, proponevo cinque punti:
1. la rasatura della siepe che impedisce di vedere la corsia opposta in caso di attraversamento;
2. l'installazione di ulteriori semafori per rallentare ancora di più il traffico;
3. la costruzione di un soprapasso tra il Parco Mancini e il mercato coperto (è il punto più facile per la
sua realizzazione) ed eventualmente un altro nella zona di S. Bonaventura;
4. l'esposizione di un cartello all'inizio e alla fine del viale con la scritta: CENTRO ABITATO LIMITE DI VELOCITA’ 50 KM/H;
5. La presenza saltuaria di una pattuglia di polizia per far capire agli automobilisti che il viale è sotto controllo.

A queste proposte concrete il Comune ha risposto:
1. le piante non si potevano tagliare in quel momento perchè non era stagione;
2. i semafori attuali sono sufficienti, comunque non si escludeva la possibilità di installarne altri, qualora
si fosse avvertita la necessità;
3. non ci sono i soldi per costruire un soprapasso;
4. il cartello di CENTRO ABITATO non si può mettere, sia perchè gli automobilisti lo dovrebbero già sapere sia perchè metterlo all'inizio del viale, potrebbe far pensare che prima e dopo non ci siano centri abitati;
5. le pattuglie della polizia sono poche e non possono controllare tutte le strade.
Ognuno valuti, con il proprio buon senso, queste risposte.

Essendo nel frattempo rinato il Comitato di Quartiere, ritengo che sia opportuno sollecitarlo a fare pressione presso gli organi competenti.
Un progetto già c'è (l'ho visionato personalmente) e prevede tre corsie, con più semafori e una rotatoria all'incrocio tra via di Torre Spaccata e viale di Torre Maura: mi è sembrato insufficiente e ritengo più opportune alcune delle proposte di cui sopra.

Sul secondo argomento: basket e antenne
Intanto devo fare due precisazioni: quelle antenne sono state messe nel 1999, quando io mi trovavo a Trapani; quando fu proposta l’installazione nel 1997, (ero io parroco a Torre Spaccata) rifiutai
nella maniera più assoluta, non solo per i motivi addotti da Andrea, ma anche perchè il campanile è un simbolo religioso e non dovrebbe essere usato per scopi commerciali.
Altra precisazione:  la parrocchia non riceve alcun compenso dalla presenza delle antenne; il contratto è fra il Vicariato di Roma (proprietario della nostra chiesa) e la OMNITEL.
Debbo aggiungere inoltre, che il Vicariato stipula questi contratti per far fronte alla continua e stressante ricerca di fondi per la costruzione di nuove Chiese (questo per far capire che non è un contratto fatto a mero scopo di lucro).
Dopo queste precisazioni, aggiungo alcune cose che forse molti non sanno:
1. appena rientrato a Roma sono riuscito a bloccare l'installazione di una seconda antenna che era ormai già pronta;
2. ho anche richiesto ufficialmente al Vicariato la rimozione dell’antenna, ma la risposta è stata che la rescissione del contratto avrebbe comportato un onere non indifferente;
3. nel corso di questi anni mi sono pervenute almeno una decina di nuove proposte di istallazione e sono state tutte respinte al mittente;
4. il contratto per l'antenna installata è decennale, per cui mi auguro che fra due anni si possa rimuovere;
5. ogni volta che è stata chiamata la ASL e l'ufficio tecnico preposto per questi controlli, le emissioni dell'antenna sono risultate sempre nei parametri consentiti dalla legge;
6. a questo si aggiunga (ma non so quanto possa consolare...) che a detta dei tecnici, da me interpellati, il punto più sicuro è proprio sotto il campanile, perché le radiazioni non cascano a pioggia, ma si diffondono parallele al terreno, per cui sotto l'antenna non ve ne sono;
7. di tutto il problema è stata fatta una relazione al Vescovo Ausiliare del Settore Est (allora Mons. Cesare Nosiglia), durante una riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Chiudo con una riflessione personale: mi dispiace di essere stato tirato in ballo per una cosa che non ho né fatto né voluto e che ha causato anche un danno economico alla parrocchia, in quanto diverse persone hanno giurato di non dare più una lira (speriamo che questo giuramento sia decaduto con l’introduzione dell’euro!) proprio a causa di queste antenne e ai “guadagni” che queste portavano alle casse parrocchiali (a Napoli si direbbe: “cor... e mazziato!”).
Per non parlare poi della psicosi della gente.
Un giorno è venuta una persona dalla zona di S. Bonaventura (qualche chilometro distante dal campanile) protestando animatamente che non dormiva più la notte per colpa delle radiazioni emesse da queste antenne.
In conclusione mi dispiace di questa vicenda, ma non credo di poter fare di più di quanto abbia già fatto.
Se qualcuno pensa di suggerire nuove proposte sono ben disposto a valutarle.
P. Lucio Maria Zappatore, Parroco

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Visti gli argomenti trattati da Andrea, abbiamo girato il messaggio anche al Consiglio direttivo del CdQ di Torre Spaccata.
Domenico e Alessandra, che ringraziamo, hanno inviato due email; entrambe, non danno una diretta risposta ad Andrea, vogliono invece ricordare che per poter fare qualcosa per il nostro quartiere bisogna realmente “unire cento e più voci”.
Il Comitato di Quartiere lamenta l'assenza di una sede ma anche la scarsa partecipazione degli abitanti alle manifestazioni ed iniziative proposte; bisogna operare un cambiamento culturale profondo che ci porti ad essere meno egoisti e cercare il dialogo con tutti; prendere quello che è buono negli altri e metterlo insieme.
Tra qualche giorno (e sul sito ne troverete notizia) si terrà l'assemblea annuale di tutti i soci, è il momento opportuno per impegnarci in prima persona, e le cose da fare non mancano.
L'invito è: passare meno ore davanti alla televisione e più tempo a confrontarsi con gli altri.
Chi lo raccoglie?


Posso dire la mia sul corridoio della mobilità su viale Palmiro Togliatti?
A me piace.
Era ora che sulla Togliatti si facesse una corsia preferenziale per il mezzo pubblico.
Ogni volta che la percorro in autobus, penso al tempo che guadagno e, con rammarico, penso a tutto quello che ho perso, nel passato, sul bus, imbottigliato nel traffico delle automobili.
E allora penso “Era ora!”.
Non era possibile che il tempo di percorrenza per giungere alla stazione della metropolitana di Subaugusta, superasse quello trascorso in metropolitana per andare in  ufficio.
Comprendo i disagi per i lavori, ma poi finiscono e il mezzo pubblico migliora il suo servizio.
Quanti di quelli che si lamentano usano quotidianamente  il trasporto pubblico?
Io credo che tutto insieme non si possa avere e che, se si debba scegliere, vada preferito il trasporto pubblico.
Vorrei poi aggiungere qualche considerazione sullo stato delle strade nel nostro quartiere.
Abito in una strada che da anni non viene riasfaltata. Solo qualche toppa qualche volta, e pure messa male.
Mi piacerebbe allegare i conti del gommista:”Dottò, il cerchione è andato e pure gli altri non è che se la passino meglio. “
Di questa situazione mi sono lamentato un anno fa con il Sindaco. Nella mail di risposta, mi disse di mettermi in contatto con il Municipio.
Sta forse là il problema? E' probabile perché anche altre strade del Municipio non se la passino meglio. Ricordo un lungo periodo di dissesto di viale di Tor Bella Monaca.
E allora mi chiedo: come al solito il problema sta nel manico?  E non lo possiamo cambiare, come facciamo con le pentole?
Sulle targhe delle nostre strade c'è scritto” Quartiere XXIV” ovvero “Don Bosco”. Ma “Don Bosco” sta nel X Municipio e noi invece nell’VIII.
Perché  non siamo del X?
E' vero che si stanno ridefinendo i territori dei Municipio?
E noi non possiamo passare con il X? E come si fa a cambiare Municipio?
Dite che sarà un'altra buca? Forse, ma questa  almeno non mi scassa le gomme e gli ammortizzatori della macchina.
Roberto

Condivido ciò che dice Roberto anche se per quanto riguarda la corsia preferenziale trovo che avrebbero dovuto sfruttare il largo spartitraffico che esiste sulla Palmiro Togliatti tra via Casilina e Don Bosco; per quanto riguarda l'annessione al X Municipio anch'io ho chiesto come si poteva fare per l'accorpamento, anche perché il X mi pare più attrezzato, ma mi è stato risposto che é impossibile, qual'é il vero motivo? Saluti.
Graziella del CdQ

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