particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana

[sei in: CULTURA/primo piano]

PRIMO PIANO: un argomento per discutere e confrontarsi nel FORUM parrocchiale

SE CI FOSSIMO NOI “ALLA SBARRA”?

Il sorprendente e interessante video prende spunto dalla domanda (paradossale?) del teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer: “Se ti accusassero di essere cristiano, troverebbero delle prove contro di te?”.

Evidence”, il titolo del cortometraggio in inglese con sottotitoli in italiano, narra le vicende di una ragazza accusata di essere cattolica e pone una questione molto importante: qual è la qualità della nostra testimonianza di fede? Da cosa si dovrebbe capire la nostra sequela di Gesù?
Mandaci una email con la tua riflessione.

Per conoscere un po’ di più Dietrich Bonhoeffer, segnaliamo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Dietrich_Bonhoeffer
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/BONHOEFFER-.aspx
http://www.taize.fr/it_article4921.html


Dopo aver visto il video “Evidence” ecco le mie riflessioni.
Se è pur vero che saremo giudicati sulla base delle opere, e quindi esse sono importanti, come dice san Paolo: “le opere senza la carità a nulla valgono”.
Con ciò, a mio avviso, si intende che prima di tutto dobbiamo aver fede: fede che ciò che ci ha detto Gesù è vero e va vissuto senza “annacquare” nulla del suo messaggio (se ci viene chiesto di perdonare, dobbiamo farlo senza limiti e senza aspettarci nulla, perché dobbiamo farlo 70 volte 7, cioè sempre); dobbiamo avere speranza: sperare che l’amore vince su tutto, anche sulla morte e che quindi non si deve smettere di amare; e, quindi, avere carità: carità gli uni verso gli altri (“da questo vi riconosceranno, se avrete amore gli uni per gli altri”, dice san Giovanni).
L’Amore reciproco è la vera “evidenza” del nostro essere “cattolici” e se ci amiamo gli uni gli altri, pronti a dare la vita (“Nessuno ha un amore più grande di chi dà la vita per i suoi fratelli”, san Giovanni), allora le opere verranno da se e saranno veramente “cattoliche”, cioè universali, che valgono per tutti e valgono sempre. Sono le opere che rimangono per l’eternità!
Giuseppe

 

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