L’Ottocento si concluse annunciando la morte di Dio e delle religioni e proclamando il trionfo della scienza e del progresso. Il Novecento ha visto mescolarsi e confondersi sviluppo e barbarie: la scienza ha salvato milioni di uomini ma guerre e fame ne hanno uccisi altrettanti. Nel terzo millennio siamo entrati dubitando del futuro dell’umanità e del mondo e guardando alla scienza con sospetto e con timore.
E Dio come sta? Non è certamente morto, come profetizzò la filosofia di fine Ottocento, anzi secondo alcuni il tema di Dio si sta riproponendo con maggiore intensità in questo inizio di millennio, segnato dalla crisi e dall’incertezza.
Dio è stato al centro di un incontro internazionale tenutosi a Roma, dal 10 al 12 dicembre scorso, promosso dalla Conferenza dei Vescovi italiani, cui sono intervenuti filosofi, scienziati, teologi, studiosi provenienti da tutto il mondo.
Tema del convegno era: "Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto".
L’evento si è articolato in quattro sessioni principali e a complemento dei temi principali, si sono svolti incontri dedicati ad argomenti particolari. Tra gli altri: Dio la storia e la politica, Dio e la violenza, Dio nell’arte figurativa di ieri e di oggi, con interventi di autorevoli studiosi delle diverse discipline.
Per chi lo volesse, è possibile ripercorrere le giornate di studio sul web, navigando nelle pagine dedicate all’evento, all’indirizzo: http://www.progettoculturale.it/questionedio.
Sono disponibili testi e filmati degli interventi delle sessioni principali e di quelle particolari.
"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente." Benedetto XVI
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Il convegno svoltosi a Roma dal 10 al 12 dicembre è stato un'ottima occasione per scoprire e riflettere l'esistenza di Dio a partire dal senso religioso, dalla coscienza di ciascun uomo, là dove l' ”io” si pone domande sul significato della vita, della realtà, di tutto ciò che accade.
Il convegno ha mostrato efficacemente, dal punto di vista laico e religioso, che non può esserci religione senza passione per l'uomo, e che l'autentica religiosità è la difesa a oltranza del valore della ragione e della coscienza umana. Scoprire continuamente dentro di noi il senso di dipendenza, che è l'evidenza più grande e suggestiva per l'uomo di tutti i tempi, è uno stimolo che esalta la ragione come capacità di rendersi conto della realtà.
Insomma, ho maturato più convintamente che Dio, se è Dio, non è un padrone dispettoso e capriccioso. Non assoggetta l'uomo a sé con la violenza. Affida invece alla sua ragione e alla sua volontà, alla sua piena umanità, il compito di riconoscerLo e di accoglierLo liberamente.
Massimiliano Tedeschi
Tre nuovi approfondimenti: il primo è un video di un incontro con Erri De Luca, svoltosi a Torino, all'Arsenale della Pace, sul tema: “Il silenzio parla, ascolta, ama”. [ video]
Il secondo collegamento è un articolo di Romasette ed è relativo a un incontro svoltosi a Santa Francesca Romana sul tema: “Il libro dei "numeri" - Fede e scienza sono ancora avversarie?” [articolo]
il terzo è un articolo della rivista dei missionari saveriani “Missione Oggi” scritto da Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia: “È possibile lo sviluppo senza Dio?” [ articolo]