Sabato 5 giugno 2021 è stata una giornata memorabile per il nostro quartiere: ha preso ufficialmente il via quello che è stato chiamato il “Sinodo per Torre Spaccata”, l’inizio di un percorso (“camminare insieme” è il significato letterale della parola sinodo) che le due parrocchie operanti nel quartiere - quella di San Bonaventura e quella di Santa Maria Regina Mundi – si sono impegnate a portare avanti come comunità cristiane, insieme ai propri parroci e alle equipe pastorali, con la collaborazione – è questa è la vera novità – di tutte le componenti istituzionali e sociali che operano a e per Torre Spaccata, il tutto con la benedizione del Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, Angelo De Donatis.
Per inquadrare meglio la giornata è necessario raccontare brevemente come si è arrivati a questo appuntamento.
Grazie soprattutto all’impegno di don Stefano Cascio e di padre Francesco Sciarelli, O. Carm., le due comunità parrocchiali già da qualche tempo avevano iniziato un cammino di conoscenza e collaborazione, relativo ad alcune iniziative pastorali.
Contemporaneamente si è lavorato cercando, con non poca difficoltà, di mettere attorno ad un tavolo anche le istituzioni, i gruppi, le associazioni e i comitati che già operano sul territorio: dalla scuola al comitato di quartiere, dalle associazioni sportive a quelle culturali, dalle forze dell’ordine agli operatori commerciali.
La riflessione, avviata da alcuni anni all’interno della Diocesi e proseguita nelle due parrocchie, con continui rimandi alle caratteristiche sociali e culturali del quartiere (vedi, ad esempio, la ‘mappatura’ del territorio), si è sintetizzata nella proposta di due importanti progetti socio-educativi che intendono rendere più bella e partecipata la vita nel nostro quartiere.
Il primo è un PATTO PER L’EDUCAZIONE che ha l’obiettivo rivolto in particolare ai bambini, ai ragazzi e ai giovani; non si tratta solo di avviare una più costante opera di collaborazione con le scuole e le altre agenzie educative, ma di creare migliori condizioni per una crescita armonica dei cittadini del futuro: servono spazi di aggregazione, attività ricreative, sportive e culturali, supporto alle famiglie…valorizzando quello che già abbiamo e trovando nuove soluzioni per quello che manca.
Il secondo progetto è un PATTO PER LA CONVIVENZA CIVILE che prende la mossa dall’assunto che il degrado dei luoghi porta piano piano anche ad un degrado dei rapporti tra le persone; ecco allora la necessità di collaborare perché il quartiere possa godere dei servizi necessari e che vengano svolti con puntualità; ai cittadini l’impegno di vigilare ma anche di partecipare in prima persona perché tutto questo possa realizzarsi, come è stato fatto, ad esempio, per la lotta portata avanti da tante associazioni per la completa fruizione del Parco Archeologico di Centocelle o quella per la valorizzazione e l’apertura del “Pratone” di Torre Spaccata.
Due progetti molto impegnativi ma non più procrastinabili, anzi forse proprio in questo momento, quando si sta intravedendo un’uscita dal dramma della pandemia, possono diventare il vero rilancio di questa piccola porzione di periferia romana.
La cronaca della giornata racconta di un bellissimo pomeriggio di festa incominciato nella Sala-Teatro della Parrocchia di San Bonaventura, dove le due equipe pastorali e il consiglio pastorale hanno incontrato il Cardinale vicario per esporgli il lavoro fatto in questi mesi sull’ascolto e la mappatura del territorio e le prospettive per il proseguo di questo cammino da fare insieme.
Il cardinale ha avuto parole di apprezzamento e ha augurato che il “sinodo” possa essere lo strumento per una rinnovata e più proficua presenza dei cristiani tra gli abitanti del quartiere.
C’è stato poi l’incontro con quella che è stata chiamata "la Rete" per Torre Spaccata, una rappresentanza delle componenti sociali, economiche e culturali del quartiere e delle istituzioni quali la scuola, la locale stazione dei Carabinieri e finanche la presidenza del Municipio VII (Municipio al quale il nostro quartiere sarà accorpato dalle prossime elezioni amministrative, grazie ad una campagna che ha visto impegnato il Comitato di Quartiere e molti cittadini negli ultimi anni).
Anche in questo caso, dopo aver ascoltato i rispettivi impegni, le problematiche riscontrate e i progetti futuri, il Cardinale ha ringraziato tutti per l’impegno e soprattutto per la volontà, non sempre scontata, di collaborare per il bene comune pur nella diversità dei campi e delle responsabilità.
Tutta la seconda parte del pomeriggio ha avuto un taglio prettamente religioso, prima con la benedizione della Cappella per l’Adorazione perpetua, appena restaurata: luogo aperto per incontrare il Signore Gesù nella specie del Pane eucaristico.
Poi con la celebrazione della S. Messa all’aperto, nella solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo, presieduta dal Cardinale vicario e concelebrata dai due parroci e dai rispettivi collaboratori parrocchiali. Tanta la partecipazione dei fedeli che, provenienti da entrambe le comunità parrocchiali, hanno affollato in ogni spazio l’intero piazzale all’esterno.
Non potendo svolgere le tradizionali processioni che caratterizzano questa Solennità del “Corpus Domini”, alla fine della celebrazione si è offerto un momento di Adorazione eucaristica durante il quale abbiamo affidato al Signore tutti i propositi espressi per la realizzazione di questo Sinodo.