Grande gioia giovedì 24 aprile per la cerimonia di presa di possesso del nuovo Cardinale titolare della nostra Parrocchia, S.E. Mons. Orlando Beltran Quevedo, O.M.I. Arcivescovo di Cotabato (Filippine) [biografia].
Già da qualche giorno fervevano i preparativi per l’importante evento: scambio di email con il Cardinale e il suo segretario, incontri per definire i particolari della celebrazione con il Cerimonie pontificio e con i collaboratori parrocchiali per preparare al meglio ogni cosa.
Giovedì pomeriggio la chiesa comincia a riempirsi, oltre che dai fedeli, anche da tanti ospiti tra cui ci piace ricordare i sacerdoti del Pontificio Collegio Filippino di Roma e quelli degli Oblati di Maria Immacolata, le Suore (filippine) Ospedaliere della Misericordia, ma anche il Padre Provinciale dell’Ordine Carmelitano p. Roberto Toni.
Graditissima presenza per la disponibilità e l’amabilità dimostrata, quella dell’ambasciatrice della Repubblica delle Filippine presso la S. Sede, Sig.ra Mercedes Arrastia Tuason con alcuni familiari e membri del suo staff.
E superfluo dire che erano presenti tutti i sacerdoti e le suore della nostra Parrocchia insieme a vari rappresentati dei gruppi e delle associazioni parrocchiali.
A guidare per il meglio tutta la cerimonia Mons. Marco Agostini mentre il Coro dell’APCT ha accompagnato la preghiera con i canti.
Dopo il breve rito dell’ingresso “ufficiale” del Cardinale in quella che da adesso sarà la “sua” Parrocchia, l’inizio della celebrazione riserva due ‘sorprese’: la prima è che il parroco p. Lucio ha esordito nel suo saluto a Mons. Quevedo parlando in lingua filippina (suscitando anche il sorriso di approvazione dei presenti), la seconda, che il Cardinale ha voluto celebrare tutta la S. Messa in lingua italiana (con il solo Canone Romano recitato in latino).
Intensa l’omelia del Cardinale che ha voluto sottolineare il suo legame con Maria e con la famiglia Carmelitana; ha inoltre presentato brevemente la realtà della sua Diocesi raccontando della povertà – e della fede – di tanti abitanti e della presenza di un gran numero di mussulmani (con il Fronte islamico di liberazione Moro (MILF) il più grande gruppo ribelle musulmano del paese si è giunti finalmente ad una tregua nei giorni scorsi).
Al termine della funzione religiosa, ci si è trasferiti prima nella cappella feriale – sistemata per l’occasione – per la lettura e la firma del rogito, l’atto che sancisce la presa di possesso della Parrocchia e poi nella grande sala del teatro dove era stato allestito un variopinto buffet per tutti gli ospiti; anche qui una simpatica sorpresa in quanto le suore avevano preparato, in onore del Cardinale, alcuni piatti tipici delle Filippine, graditi molto anche dagli italiani. Non sono mancate le foto di rito (alcune in questa pagina), specialmente con i giovani che le hanno subito condivise sui loro profili Facebook.
L’augurio, e l’impegno, che ci siamo scambiati all’inizio della festa e che da oggi due comunità pur molto lontane geograficamente saranno unite nel vincolo dell’amore reciproco.