Mentre i giovani della nostra comunità ci mandano le foto e le impressioni della GMG madrilena di quest’estate, alla quale hanno partecipato con i giovani carmelitani di tutto il mondo, i brasiliani si stanno già preparando per la Giornata del 2013.
Per questo la Croce e l’Icona dei giovani, i due simboli della GMG, fortemente voluti da Giovanni Paolo II, dopo aver fatto tappa ad Ancona per il Congresso eucaristico, sono sbarcati a San Paolo del Brasile.
Intanto è in allestimento il nuovo sito della Giornata.
Siamo stati invitati ad una festa dei giovani. Sono partita molto fiduciosa, sapevo che sarebbe andata bene e ho scelto di partire seguendo il consiglio di un amico: “partire con lo zaino vuoto, che si sarebbe riempito di esperienze e conoscenze da riportare a casa”.
È stata proprio una FESTA, con danze, allegria, fraternità, gioia, sostegno, aiuto reciproco. Ho riscoperto l’importanza di testimoniare con la mia vita la bellezza e la gioia nel credere e nel vivere con Gesù la mia vita. Tutti noi abbiamo riscoperto cosa vuol dire essere Chiesa, comunità di fratelli che tra alti e bassi hanno una sola persona che li unisce: Gesù Cristo. Quei due milioni di giovani mi hanno fatto tornare a casa non sentendomi più sola, e con la sicurezza che nei momenti di difficoltà potrò far ricorso alla preghiera ma anche all' aiuto dei miei fratelli. Abbiamo insomma potuto sperimentare che è nella Chiesa che possiamo vivere Dio, è lì che si manifesta e si rende presente a tutti noi.
E proprio noi giovani che siamo spumeggianti ma anche maturi abbiamo il compito di portare avanti la Chiesa del futuro.
Maria Cecilia
Dire che sono giovane, nel mio paese è quasi una eresia!
Ma vedo che Dio mi ha dato l’opportunità di condividere con tante persone, che hanno lo stesso ideale nel cuore che batte con tanta forza e che è capace di riunire due milioni di cristiani che amano un Cristo vivo. Grazie a Dio che mi ha permesso di condividere questa bella esperienza con voi.
Fra Isaias
Dal momento che mi hanno detto che era possibile andare alla GMG chiedevo che il vento mi facesse sentire una carezza di speranza. Non quella solita che fa oggi giorno quando ti bacia il volto con la sua tenerezza mattutina, ma come quella di sentire il dolce bacio di Gesù che rimane per sempre in te.
La gioia di ascoltare un si, un “andrete a vivere la misericordia e a sperimentare l'amore speciale che Dio dona ai suoi giovani quando si radunano per questi incontri con la certezza di una fede che cambia i cuori e brucia proprio come quel fuoco che Geremia sentiva dentro di se”.
Sono andato con questa certezza. Non posso negare che è stata una festa a volte pesante per il sole e per la sete. Ma è stato Gesù a darci rifugio sotto l’ombra del suo amore e a darci l'acqua che disseta per la vita eterna. Radicati nella fede perchè Gesù ci chiama amici. Grandi, piccoli, adulti e giovani.
Tutti siamo invitati a testimoniare la grandezza di un Dio con noi. Nonostante i problemi.
Nonostante la nostra povertà umana.
Fra Rodolfo