Il ricordo di due persone care che non ci sono più
Il 26 gennaio sono tornate alla casa del Padre due persone molto legate alla nostra parrocchia.
P. Enrico Pinci era nato a Palestrina (RM) il 25 gennaio 1941.
Emise la prima professione nell'Ordine Carmelitano il 15 ottobre 1957 e ordinato sacerdote il 28 febbraio 1965.
Licenziato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, nei primi anni di sacerdozio si impegnò nel Seminario minore.
Dal 1968 al 1973 fu vice-parroco nella nostra parrocchia.
Tra il 1973 e il 1985 fu parroco a S. Martino ai Monti in Roma dove, il 17 febbraio 1980, accolse Papa Giovanni Paolo II.
Sempre a S. Martino fu eletto prefetto della V Prefettura della Diocesi di Roma.
Più volte è stato priore e consigliere provinciale.
Dal 1985 al 1991 fu parroco di S. Maria in Traspontina e anche qui, il 10 febbraio 1991, accolse di nuovo Papa Giovanni Paolo II.
Dal 1991 è stato parroco del Santuario di Maria SS.ma Annunziata di Trapani – a parte un periodo in cui lo fu di nuovo nella nostra parrocchia tra il 1997 e il 2000 - e qui, anche costretto dalle continue cure dovute alla malattia, ha continuato a svolgere il suo ministero pastorale con lo stesso spirito di dedizione che sempre lo ha contraddistinto.
Il sig. Filippo Filippone, è stato un parrocchiano esemplare per il servizio che ha svolto in parrocchia.
Iscritto all’Azione Cattolica e animatore, finché ha potuto, della Madonna pellegrina nei cortili del quartiere, era conosciuto sicuramente da tutti coloro che frequentano la S. Messa domenicale perché - da moltissimi anni - lo si poteva trovare in fondo alla chiesa al tavolo della buona stampa, a vendere Famiglia Cristiana, il Giornalino, Avvenire o a distribuire gli avvisi e le altre comunicazioni della parrocchia.
Un incarico umile ma allo stesso modo importante, svolto nel silenzio e nella consapevolezza che quello era il suo ruolo nella costruzione della comunità parrocchiale.
Qualche volta nei Consigli pastorali si lamentava di sentirsi un po’ solo, allora un amico o la cara moglie, gli davano il cambio. Ma lui ritornava in ‘postazione’, dove aveva sempre un sorriso e un saluto per tutti quelli che passavano, potremmo dire che è stato il volto dell’accoglienza della nostra comunità!
Ultimamente un incidente lo aveva tenuto lontano dal ‘suo’ tavolo ma appena si era rimesso, anche con il braccio al collo, era ritornato all’opera.
Ringraziamo il Signore per tutto il bene che hanno compiuto sia nella propria comunità parrocchiale e familiare sia nella più grande famiglia del Carmelo, che il Signore li accolga nel suo Regno di gioia!