particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: ATTIVITÀ/cronache 2009-2010]

P. Giovanni ha compiuto novant'anni

Martedì 22 settembre la nostra Comunità parrocchiale si è stretta attorno a p. Giovanni per festeggiare e ringraziare il Signore per il suo novantesimo compleanno.
Tutta la giornata è stata ‘riempita’ di questo avvenimento: a casa con i confratelli e poi con tutti gli amici che lo hanno tempestato di telefonate e numerosi messaggi di auguri che sono pervenuti anche dai vari conventi carmelitani.
Durante la celebrazione eucaristica, alla quale hanno partecipato moltissimi parrocchiani (pur essendo feriale), molto gradita è stata la presenza del Padre Provinciale p. Mimmo Meloni che ha ringraziato p. Giovanni per la sua dedizione e la sua testimonianza sacerdotale e religiosa.

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Ringraziare è stato anche il tema del breve pensiero che p. Giovanni ha letto durante l’omelia:

Il tempo è la tua nave e non la tua dimora”.
Così ci dice un proverbio pieno di saggezza come tutti i proverbi: difatti, guai ad adagiarsi sul tempo che Dio ci concede di vivere anziché spenderlo giorno per giorno in rendimento di grazie con il lavoro, la preghiera e le opere buone.
Tutto questo per me oggi ha un significato particolare avendo raggiunto, per grazia di Dio, il novantesimo compleanno.
Quante responsabilità dirà qualcuno: ed è vero! Ma anche quanti motivi per ringraziarLo: per me è questo che conta oggi.
Debbo ringraziarLo per avermi “creato e fatto cristiano” come pregavo al mattino quando ero fanciullo.
La vita è il primo e più grande dono ricevuto da Dio.
Se adesso sono qui a benedirLo e ringraziarLo: primo perché vivo per Suo dono, secondo perché mi ha concesso di arrivare sino ad oggi.
Mi ha dato Cristo come Redentore e Maestro insostituibile, il Vangelo come “testo scolastico” da studiare, ma ancor più da praticare, la Madonna come Mamma tenera e premurosa che aiuta a non cadere e a rialzarti dopo la caduta, il Carmelo come giardino in cui lavorare per far germogliare i fiori della preghiera, della carità e di ogni opera buona, i confratelli come compagni di viaggio e modelli da imitare in tutte le loro opere virtuose, tutti i laici della parrocchia, senza alcuna distinzione, ai quali dare e dai quali ricevere in una profonda comunicazione di fede e di carità.
Aggiungo la buona salute che mi ha fatto arrivare fino ad oggi, tranne qualche periodo non troppo ‘carino’, ma utile anche quello.
La musica che mi fatto vivere e continua a farmi vivere momenti di pura e intensa gioia.
Mi fermo qui, non perché non avrei altro da aggiungere, ma per non approfittare del vostro tempo.
Approfitto, invece, della vostra bontà e amicizia per invitarvi a ringraziare con me il Signore e la Regina del Carmelo per quanto mi hanno donato.
In cambio, invoco su ciascuno di voi e sulle vostre famiglie le più copiose benedizioni.

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Al termine, il parroco p. Lucio ha donato a p. Giovanni una sua poesia in romanesco:

A PADRE GIOVANNI NELL’ANNI SUA NOVANTA

‘Na vorta eri scapijato e roscio:
e te chiamaveno: Roscio mar pelo,
perch’eri fumantino: ‘no sfacelo.
Poi sei calato, te sei fatto moscio…

Ma mo’ sei diventato quasi saggio,
ammolli li consiji a menadito…
nun parti più de testa a l’arembaggio,
ma intanto nun hai perzo l’appetito.

Quanno che siedi all’organo a sonà,
sparischeno l’acciacchi e li malanni.
Ritorni regazzino: novant’anni
sparischeno distratti a strimpellà.

Continuace a sonà l’Avemmaria,
de Schubert, de Gounod, de chicchessia:
pe’ noi ce vanno bene tutte quante:
ma la cosa davero più importante

è che come soni fai pregustà
già qui a noi quela musica beata
che canteremo insieme a la spianata,
che tutti noi chiamamo l’ardilà.

Il tutto si è concluso con un simpatico rinfresco offerto dalla Parrocchia e durante il quale il festeggiato è stato letteralmente sommerso dall’affetto dei parrocchiani. Auguri p. Giovanni... ad multos annos!
ADB

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Alcuni messaggi giunti attraverso il web...

Carissimo Padre Giovanni,
ho parlato con Mamma e Papa' qualche giorno fa e mi hanno detto che la scorsa settimana ha compiuto 90 anni!! Che bellissimo traguardo!! E con quanti bei ricordi!!
Ricordo ancora quando mi lasciava suonare l'organo in Chiesa, ero piccolina ma quella tastiera per me era magica... se non fosse stato per Lei non avrei mai studiato pianoforte!!
Io vi penso sempre, Lei, Padre Lucio, Padre Anastasio e tutti i miei amici della parrocchia, siete sempre nel mio cuore!!
Tanti tanti auguroni di Buon Compleanno, un abbraccio speciale per Lei, Padre Giovanni, ed un abbraccio a tutti quanti! Con tanto affetto
Laura (dall’Australia)

Auguroni, padre Giovanni,
mi dispiace di non essere presente fisicamente  in parrocchia ma mi sento unita alla preghiera per ringraziare il Signore  per avermi fatto la grazia di conoscerti, mi sei stato vicino con la  preghiera nel momento forte della mia vita, sempre una parola gentile e  ricca dell'amore di Dio anche nei confronti di mia madre.
Sei importante!!! Un bacio affettuoso
Maria Luisa

Gli anni trascorsi cambiano l'età ma non modificano lo spirito giovane per l'eternità.
Tanti Auguri Padre Giovanni !!!!
Massimo, Lorena e Claudia

 

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