particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: ATTIVITÀ/cronache 2007-2008]

X ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDOTALE DI P. FRANCO GRANATA

Il 27 dicembre 2007 ci siamo riuniti attorno a p. Franco Granata per il 10° anniversario della sua Ordinazione Sacerdotale; pubblichiamo alcuni estratti della sua omelia.

Nelle foto alcuni momenti della celebrazione.
Le foto color seppia sono della celebrazione dell'Ordinazione di p. Franco nel 1997 nel suo paese di Curinga (CZ).

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[…] “Per grazia di Dio, oggi celebro con voi i dieci anni della mia ordinazione sacerdotale.
Dieci anni…un soffio breve ed anche un buon tratto di cammino. Quanto giunse per me il tempo di chiedere l’ordinazione sacerdotale e di suggerire ai superiori una data, pensai subito al 27 di dicembre. Era la festa del discepolo amato, del discepolo che aveva un tale confidenza con Gesù, da posare con libertà il suo capo sul petto del Maestro…
Era anche la festa della Sacra Famiglia di Nazareth quel 27 dicembre di 10 anni fa. Nazareth, come mistero di una piccola famiglia umile e assorbita da tante attività quotidiane ma con la presenza di Dio in mezzo a loro.”

foto ordinazione[…] “La sera della mia ordinazione ricordo che il sentimento che mi dominava era un grande senso di timore, l’idea che il passo che stavo per compiere era per l’eternità, l’idea che sarei stato sacerdote in eterno e non solo in questa vita, che ciò che sceglievo non era solo un mestiere ma qualcosa che si imprimeva per sempre dentro di me, qualcosa che sarebbe esistito oltre il tutto, oltre la morte, mi faceva tremare. Mi chiedevo se avevo capito bene, se davvero il Signore mi aveva chiamato o se ero io ad osare troppo.”

[…] “Quanti doni in questi anni! Quanti incontri, quanta Provvidenza ho ricevuto. Lo credo e glielo dico sempre che Lui non ha pensato solo al mio necessario, mi ha dato sempre in abbondanza, viziandomi come un padre che dona sempre il di più del necessario al figlio che ama. Quanti segni del Suo amore in questi dieci anni! E stasera vorrei rimettere nelle Sue mani tutto quello che mi ha donato, come sento anche il bisogno di chiedere benedizione per tutte quelle persone che ho incontrato nel mio cammino.

foto ordinazioneAffido allora a Dio la mia famiglia, stasera purtroppo assente, ma è una serena assenza perché ci siete voi, che non da sangue ma da Dio mi siete donati come famiglia, come centuplo promesso a chi lascia per Lui casa, patria, famiglia.
Chiedo a Dio di custodire nella pace e di proteggere i miei genitori, di dare salute a mio padre, di rasserenare il cuore di mia madre, di proteggere le mie sorelle con le loro famiglie, e di mettere una mano sopra i miei nipoti perché crescano sulla via della vera vita.
Affido al Signore la mia terra e la mia Chiesa di Calabria, popolo desolato e povero, che ha bisogno di giustizia e di riscatto. Lì la mia fede è nata, lì Lui mi ha visitato e mi ha chiamato, lì ho ricevuto il dono della consacrazione sacerdotale, possa Dio benedire la terra delle mie radici facendo germogliare i tanti doni in essa ancora sepolti.
Affido al Signore le comunità parrocchiali dove ho svolto il mio ministero sacerdotale: Mostacciano, Albano, l’indimenticabile Palestrina, Macerata, la mia cara Lamezia Terme. Pensare a questi luoghi è un ricordare i volti di tante persone ed un rivivere nella memoria tanti avvenimenti. Alcuni sono ricordi cari, rievocati con letizia, con allegria, con nostalgia, altri - a volte - anche con amarezza.
Affido al Signore la mia famiglia religiosa, questo Carmelo che amo, con il quale non sono mancati i momenti di tensione di fatica, ma che resta sempre la famiglia che Dio ha messo sui miei passi, il luogo che Lui ha scelto per me.”

foto ordinazione[…] “Cos’è stato questo cammino di dieci anni? Un percorso intenso, nel quale non sono mancati anche i tempi bui e le ore delle lacrime. Non ho mai pensato di riprendermi la vita rinnegando il dono dell’Ordinazione, ma il mio cammino non sempre è stato canto e danza…
Cos’è stato questo cammino di dieci anni? Un cammino di grazia, una continua esperienza della tenerezza di Dio, un dialogo indicibile tra una povera creatura che sa di essere amata dal suo Creatore…
Ti amo o Chiesa e vorrei che tu lo sapessi!
Faccio mie le parole del Papa Paolo VI. Sì, ti amo o Chiesa anche se con le mie brutture non accresco la tua santità ed è poco quanto dono perché tu sia più bella. Ma ti amo o Chiesa mia Madre, ti amo o Sposa Santa e Peccatrice come figlio e sposo un po’ buono e tanto peccatore. Ti amo e non smetterò mai di sentirmi fiero e grato di essere tuo!

Ma non posso terminare senza ricordare il presente. Non vi ho dimenticati fratelli e sorelle di questa parrocchia. Il mio cammino oggi passa in mezzo a voi. Sto in mezzo in mezzo a voi mettendomi in gioco ogni giorno così come sono…
Affido anche voi a Dio: i miei bambini del catechismo, tesoro e corona della mia vita, i miei ragazzi del Gat, il gruppo Got che sta nascendo e che raccomando con intensità a Dio, i miei catechisti dell’Oratorio, le mie catechiste, quelle giovani e quelle ‘meno’ giovani, il Gruppo Famiglie, le ‘ragazze’ del Terz’Ordine, gli Scout, la Comunità catecumenale a me affidata, i miei alunni mia passione e mia fatica, i fedeli della messa della 10 che sorbiscono con pazienza le mie interminabili omelie…
Ed affido al Signore anche i miei confratelli: p. Anastasio, p. Lucio, p. Antonio, p. Giovanni. Grazie per la serenità che custodite nella nostra casa. In questo anno e mezzo mi sono sentito da voi sostenuto, spronato, accettato.”

foto ordinazione[…] “Grazie a Te mio Dio. Tu lo sai che non Ti chiedo mai il dono del tempo, Tu disponi i tempi del nascere e del morire. Tu sai che non Ti chiedo che questi 10 anni diventino 25 o 50. Sei Tu a decidere quando spezzare la tela del dolce incontro. Ciò che Ti chiedo non è il tempo ma la qualità del tempo, ossia che io viva sempre più per Te, per il Tuo popolo, per la Tua Chiesa. Un giorno ancora o altri cento anni, non importa, ciò che importa è che tutto sia per Te, con Te, in Te.

Maria, Madre della Chiesa, Vergine Immacolata, nelle tue mani affido ancora il mio cammino. Tu che sei la regina degli apostoli e la madre dei sacerdoti, sostieni i miei passi e sorridi sulla mia vita. Accompagna tutti i miei fratelli sacerdoti, specie quelli che stentato e cadono, abbi per essi un sovrappiù di tenerezza e di amore materno. Fa che il nostro cuore di sacerdoti sappia avere sussulti di madre verso le sofferenze e le povertà del popolo che tuo Figlio ci affida e chiedi al tuo Giuseppe che ci insegni ad essere padri forti che sappiano indirizzare verso mete coraggiose i figli che lo Spirito ci dona. Tu che sei la porta del Cielo, aiutaci a saper costruire in questa terra il Regno di Dio e soccorrici con la tua misericordiosa preghiera fino all’ultimo respiro ed anche oltre esso, perché non ci sia negato il Paradiso e possiamo vedere per sempre il volto del tuo Figlio che qui amiamo senza averlo visto. E così sia.”

Nelle foto altri momenti della celebrazione.

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