"La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata
Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
LA "MARCIA PER LA PACE" PERUGIA-ASSISI
Può essere capitato a molti di vedere, tra settembre e ottobre, in qualche telegiornale, le immagini della "Marcia per la Pace" che da Perugia raggiunge Assisi.
Qualcuno avrà pensato alla fatica della marcia, qualcuno avrà riflettuto un po’ sul tema della marcia, qualcuno avrà pensato: “l’anno prossimo vado pure io”.
Per alcuni di Torre Spaccata l’occasione è venuta quest’anno.
L’annuncio, sul sito della parrocchia, dell’edizione 2007 della marcia ha smosso l’iniziativa di Andrea e Stefania che, con passione e pazienza, hanno cercato di organizzare un gruppo in partenza dal nostro quartiere.
Domenica 7 ottobre, alle sei, eravamo quasi in trenta, davanti alla parrocchia. Il gruppo degli scout con alcuni genitori, e altre persone che si sono aggiunte leggendo dell’iniziativa sul sito web. Poco più tardi si è unito il gruppo degli scout di Borgo Don Bosco (al Prenestino) che ci attendeva lungo il percorso. Alla fine circa quaranta persone: un discreto numero se si considera la novità dell’iniziativa e la brevità del tempo per organizzarla.
Alle nove eravamo a Ponte San Giovanni, nei pressi di Perugia, e da lì abbiamo iniziato a marciare verso Assisi.
Il tempo che sembrava, alla partenza da Roma, promettere pioggia e solo pioggia, è andato sempre più migliorando e ci ha consentito un cammino agevole, sotto un cielo che a momenti si velava e a momenti si scopriva (ma la fatica del camminare, no, quella non ce l’ha tolta nessuno).
Lungo la strada abbiamo incontrato gruppi provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.
All’inizio li senti un po’ estranei. Ogni gruppo sembra marciare per conto proprio, indifferente agli altri.
Fai fatica a riconoscerti.
Pesa anche qualche pregiudizio: “che cosa di buono può venire da...?”.
Avanzando verso Assisi, capisci però che quello che ti unisce è proprio il marciare “verso”, verso la pace, e allora ti senti coinvolto in un progetto più grande di te e cammini nel ricordo della promessa degli angeli: “Pace agli uomini che egli ama, pace agli uomini di buona volontà”.
Anche i biscotti integrali e biologici degli “Hare Krishna” ti sembrano allora buoni come quelli che affoghi la mattina nel latte e caffé (si fa per dire!).
Intendiamoci: non tutto c’è piaciuto.
L’iniziativa ormai è famosa e qualcuno la sfrutta per pubblicizzare, lungo il percorso, questa o quella iniziativa, più o meno meritevole. E inoltre qualche simbolo o qualche immagine poco ci è sembrata ispirata al tema della non violenza e del rifiuto delle armi.
Un po’ l’inesperienza (che ci ha fatto anticipare troppo l’orario di ritorno), forse un po’ anche la fatica, la nostra marcia è finita a Santa Maria degli Angeli, nei pressi della Porziuncola, del luogo cioè della morte di San Francesco, a cinque chilometri dalla Rocca di Assisi, conclusione naturale della marcia.
Alle 16 eravamo sul pullman per Roma.
Un bilancio? Per tutti un’esperienza positiva, sicuramente da ripetere, annunziandola prima e programmandola sulla base di questa prima partecipazione (qualcuno ha saputo dell’iniziativa troppo tardi e non è potuto venire).
Inoltre la coscienza di aver vissuto una giornata importante, ricca di contenuto e significato.
Infine, ci siamo anche accorti che il camminare insieme, l’allontanarci e l’aspettarci, il perderci e il ritrovarci in un percorso “verso”, ci ha unito un po’ tutti noi, al di là delle appartenenze di gruppo o familiari, per cui, alla fine, tornati a Torre Spaccata, si percepiva la speranza di seguitare a camminare insieme.
R. A.
Nella fotografie in basso, alcuni dei partecipanti della nostra parrocchia e momenti della Marcia.
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