particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: ATTIVITÀ/cronache 2007-2008]

L'ULTIMO SALUTO A GIORGIO FIORDELLI

Venerdì 11 aprile 2008 la nostra comunità parrocchiale si è stretta intorno alla moglie e ai familiari per porgere l’estremo saluto a Giorgio Fiordelli, pittore, scultore, poeta, artista romano.
L’amicizia tra la nostra comunità e questo artista è di lunga data.
La nostra Chiesa ospita numerose sue opere. Il presbiterio è abbellito dal Coro degli angeli, dal Tabernacolo e dal Fonte battesimale. Poeta dialettale in lingua romanesca, Giorgio Fiordelli ha inoltre partecipato come giurato, ai nostri concorsi di poesia romanesca.

Alla cerimonia funebre erano presenti il direttore di “Rugantino”, Lillo Bruccoleri, Giorgio Onorato, storica voce della canzone romana, gli amici del “Centro romanesco Trilussa”, con il presidente del sodalizio Porfirio Grazioli e numerosi altre persone che conoscevano personalmente l’artista o lo avevano apprezzato attraverso le sue creazioni artistiche.

Nell’omelia il parroco, p. Lucio Zappatore, commentando il vangelo, ha ricordato che per il cristiano la morte non è una fine ma un inizio; non è un traguardo ma un passaggio, un addormentarsi nel Signore per risorgere quando verranno cieli e terra nuova.
Padre Lucio ha testimoniato come Giorgio Fiordelli, nel  breve tempo della malattia, si sia incamminato nella fede, in piena coscienza, verso l’incontro col Signore, confortato dall’unzione degli infermi e sotto la protezione dello Scapolare della Madonna del Carmine.

Al termine del rito funebre la poesia e l’amicizia si sono alzate per accompagnare Giorgio verso l’ultimo viaggio.
La moglie, Celeste, ha letto una delle poesie di Giorgio dedicata proprio alla “commare”, alla morte.
Giorgio Onorato ha intonato l’Ave Maria.
Renato Merlino, attore e poeta, ha recitato una delicata e nostalgica lirica dedicata al ricordo dell’amore: “basta chiude l’occhi  pe’ ‘n momento”.
Porfirio Grazioli, presidente del “Centro romanesco Trilussa” ha reso testimonianza dell’ultima tappa del cammino spirituale di Giorgio Fiordelli.
Incaricato di realizzare un ciclo di figurazioni sulla vita del fondatore della “Città dei Ragazzi”, mons. Carroll-Abbing, Fiordelli  era stato conquistato dal  motto che aveva sempre ispirato il sacerdote irlandese: “il segreto della vita è l’amore e il senso dell’amore sta nel servire”. Ne avevano ragionato insieme e Giorgio aveva espresso la convinzione che è vero che “siamo condannati a vivere” ma la speranza ci dice anche che non moriremo più. Questa certezza lo aveva ispirato nella sua vita, nella sua opera di artista e nel suo ultimo passaggio, “vissuto alla grande, da cristiano”.
Lillo Bruccoleri, direttore del “Rugantino”, ha brevemente ripercorso il cammino artistico di Fiordelli.

P. Lucio, ricordando la sua partecipazione alla giuria del premio di poesia in dialetto romanesco, ha annunciato che quest’anno il concorso verrà sospeso ma il prossimo anno verrà celebrato in suo onore.
R.A.

Nella galleria fotografica, alcuni momenti della celebrazione.

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