In questo tempo di Quaresima ho sottolineato più volte ai bambini della catechesi l'importanza di un numero che ricorre spesso nella Bibbia, il numero 40: 40 sono i giorni del diluvio, 40 i giorni di Mosè sul Sinai per ricevere le tavole della legge, 40 gli anni trascorsi dal popolo ebraico nel deserto, 40 i giorni impiegati da Elia per attraversare il deserto ed incontrare Dio, 40 i giorni di Gesù nel deserto, e via dicendo...
Questo numero 40 sembra essere un numero simbolico, scelto per rappresentare sempre un momento di ricambio generazionale, di cambiamento radicale.
A questi eventi legati al numero 40 si aggiungono ora anche i miei 40 anni di vita sacerdotale: cosa vuol dire?
Fosse la volta buona che Dio si decide a convertirmi e a farmi entrare nella terra promessa, o che incida la nuova legge nel mio cuore? Chissà?
Come il popolo ebraico nel deserto, anche io sono stato, in questi 40 anni, testimone delle meraviglie (di veri miracoli) di Dio nella mia vita, nella vita della chiesa e di quanti mi sono stati vicini. Ma sono stato testimone anche delle mie infedeltà, delle mie lamentele nei riguardi del Signore, delle mie insofferenze ad accettare sempre e comunque la sua storia di amore, anche se a volte incomprensibile.
Giunto a questo traguardo, chiedo a tutti voi, miei carissimi amici, di unirvi a me nel ringraziare il Signore per tutti i doni che mi ha dato, per tutte le sue prove di amore nei miei confronti; vi chiedo inoltre di pregare insieme perchè mi tenga sempre le mani sulla testa e consenta un giorno anche a me di entrare nella terra promessa, nella Gerusalemme celeste.
Grazie a tutti voi che mi siete stati sempre vicini, manifestando sempre, anche nei momenti di disaccordo o di incomprensione, il vostro affetto e il vostro amore.
P. Lucio Maria Zappatore
Erano presenti alla S. Messa il Primicierio dell'Arciconfratenita del SS.mo Sacramento e di Maria SS.ma del Carmine di Trastevere, Mons. Giovanni Pittorru, con il Governatore della stessa, Giampiero Romani ed alcuni confratelli e consorelle. Erano presenti inoltre, familiari e amici di p. Lucio.
Mons. Giulio Villa, Prefetto della XVI Prefettura ecclesiastica di Roma, ha portato i saluti di tutti i Parroci della Prefettura.
E' stata anche l'occasione per presenziare al primo scrutinio di due catecumene, Suzana, brasiliana, e Etleva, bosniaca, accompagnate dai loro catechisti, Primo ed Emanuela Tenedini, che le hanno seguite per due anni in questo cammino che, dopo la consegna del Simbolo apostolico - il Credo - culminerà nel battesimo la notte di Pasqua.
La celebrazione si è conclusa con il coro dell'APCT che ha cantato Tu es sacerdos in aeternum.
Alla fine, appuntamento per tutti sul sagrato per un aperitivo.