particolare vetrata papa e statua "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Frati Carmelitani
Ultimo aggiornamento: 24 dicembre 2024



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Padre Lucio Maria Zappatore

Una triste notizia che riguarda la nostra Comunità.
A seguito dell’aggravarsi della sua condizione, si è spento questa notte P. Lucio Maria Zappatore, sacerdote carmelitano, che per molti anni ha svolto il suo servizio pastorale presso la nostra Parrocchia, di cui è stato anche Parroco dall’ottobre 1985 al settembre 1997 e poi ancora dall’ottobre 2000 al settembre 2016.
Il funerale si terrà giovedì 26 dicembre alle ore 11
presso la Parrocchia dei SS. Silvestro e Martino ai Monti.

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bambinello

“Poiché un bambino
è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle
è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile,
Dio potente,
Padre per sempre,
Principe della pace”.

Auguriamo a tutti coloro che ci seguono un buon Natale e tanta serenità!

 

Tra gli appuntamenti da non perdere:
- domenica 22 Benedizione dei bambinelli a Piazza san Pietro con gli Oratori del COR.
- martedì 24 per la Veglia di Natale,
la chiesa sarà aperta alle ore 23; non ci sarà la S. Messa delle ore 18.
- mercoledì 25 Natale del Signore,
le SS. Messe sono nel consueto orario festivo: 8,30-10-11,30-18.
- giovedì 26, S. Stefano,
le SS. Messe sono alle ore 8,30 e 18.


IL TEMPO DI NATALE

presepeIl tempo di Natale comincia con l'apertura della festività, la sera della vigilia del 25 dicembre, e arriva fino alla domenica che segue l'Epifania, dedicata alla commemorazione del Battesimo del Signore.
Nella liturgia latina, Natale è la celebrazione della gioia dell'Incarnazione, ma in relazione con l'eterna nascita (la generazione senza inizio) del Verbo di Dio che era presso il Padre. Di qui l'importanza data al prologo di san Giovanni.
Per l'Epifania, l'Occidente ha conservato dell'Oriente soprattutto la manifestazione ai pagani nell'adorazione dei Magi, dal momento che la celebrazione del battesimo è oggetto di una festività particolare. Gli aspetti umani del mistero, divenuti tanto cari all'Occidente (celebrazione dell'infanzia, della maternità divina, adorazione dei pastori, mistero della Santa Famiglia) hanno ciascuno il proprio posto, così come la commemorazione del massacro degli innocenti e le molte festività dei santi (santo Stefano, san Giovanni Evangelista). [scheda]


PREPARIAMOCI AL GIUBILEO

logo Giubileo 2025È online la Carta dei servizi, una sezione speciale della Carta del pellegrino, usufruibile anche tramite l’app ufficiale Iubilaeum25, che offre sconti e agevolazioni dedicate a chi prenderà parte a celebrazioni ed eventi giubilari.
La Carta è gratuita e mette a disposizione una serie di vantaggi in diverse aree: “assicurazioni”, per vivere un pellegrinaggio in sicurezza; “accoglienza”, garantendo soluzioni agevolate per soggiorni e pernottamenti; “food,” con offerte su pasti e ristorazione; “merchandise ufficiale”, offrendo sconti sui prodotti legati al Giubileo; “trasporti e mobilità”, con tariffe ridotte per spostamenti e trasporti locali; “comunicazione”, attraverso servizi dedicati per rimanere sempre connessi.
Per accedere alla Carta del pellegrino e quindi alla Carta dei servizi è necessario registrarsi sul sito ufficiale del Giubileo 2025. Una volta completata l’iscrizione, ogni pellegrino riceverà un QR Code personalizzato che consentirà la partecipazione agli eventi giubilari e l’accesso ai vantaggi esclusivi della Carta.


58ª GIORNATA MONDIALE PER LA PACE

pace“Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace” è il titolo del messaggio che Papa Francesco ha scritto in occasione della 58ª Giornata mondiale della pace che si celebrerà il prossimo 1° gennaio. Un messaggio in cui dopo aver denunciato ancora una volta l’iniquità del debito estero e del debito ecologico, propone, nella prospettiva del Giubileo, tre azioni concrete. Proposte coraggiose che, se accolte da governi e nazioni, potrebbero davvero portare a una svolta decisiva sulla via della pace.
Il pontefice ricorda che «anche oggi è un evento che ci spinge a ricercare la giustizia liberante di Dio su tutta la terra. All’inizio di quest’Anno di grazia, noi vorremmo metterci in ascolto del “grido disperato di aiuto” che, come la voce del sangue di Abele il giusto, si leva da più parti della terra e che Dio non smette mai di ascoltare. Ciascuno di noi deve sentirsi in qualche modo responsabile della devastazione a cui è sottoposta la nostra casa comune, a partire da quelle azioni che, anche solo indirettamente, alimentano i conflitti che stanno flagellando l’umanità».

Quindi Francesco suggerisce tre azioni concrete.
La prima, riprendendo l’appello lanciato da san Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000, è quella «di pensare a una “consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte nazioni”.
Quindi la richiesta di «un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli. Senza speranza nella vita, infatti, è difficile che sorga nel cuore dei più giovani il desiderio di generare altre vite».
Infine, richiamandosi a san Paolo VI e a Benedetto XVI, il pontefice rilancia un appello «per le giovani generazioni, in questo tempo segnato dalle guerre: utilizziamo almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico. Dovremmo cercare di eliminare ogni pretesto che possa spingere i giovani a immaginare il proprio futuro senza speranza, oppure come attesa di vendicare il sangue dei propri cari. Il futuro è un dono per andare oltre gli errori del passato, per costruire nuovi cammini di pace».

Il Papa conclude con la preghiera a Dio: «Concedici, la tua pace, Signore! Rimetti a noi i nostri debiti, Signore, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e in questo circolo di perdono concedici la tua pace, quella pace che solo Tu puoi donare a chi si lascia disarmare il cuore, a chi con speranza vuole rimettere i debiti ai propri fratelli, a chi senza timore confessa di essere tuo debitore, a chi non resta sordo al grido dei più poveri».


Inoltre...

Papa Francesco - Udienza generale 11 dicembre 2024


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